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Stellantis Investor Day: grandi attese per le novità su EVs, concorrenza cinese e taglio dei costi

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Domani sarà una giornata fondamentale per Stellantis: la società si prepara all’Investor Day, la sua conferenza annuale con gli azionisti in cui si toccheranno tutti i temi più importanti che riguardano il gruppo. E in questo momento gli argomenti importanti sono tanti: soprattutto quelli legati ai veicoli elettrici, con la concorrenza cinese che sembra impossibile da battere in fatto di prezzi e i margini di Stellantis che continuano a essere legati pressoché soltanto alla vendita di veicoli a motore termico. Dalla nascita del gruppo Stellantis nel 2021 a oggi, gli azionisti hanno potuto godere di un ottimo apprezzamento delle azioni e di un consolidamento importante dei dati di bilancio del gruppo. Ora, però, le sfide da affrontare sono tante.

Durante l’Investor Day, il compito principale di Carlos Tavares sarà quello di provare a calmare i mercati delineando un piano concreto per evitare un declino che sembra già scritto mano a mano che i veicoli elettrici prendono piede. Anche se sul breve termine si nota un calo dell’interesse per gli EVs, le normative europee e statunitensi prevedono che nel corso dei prossimi 10 anni tutti i produttori dovranno andare verso la vendita di sole auto a zero emissioni. Stellantis in questo momento riesce a produrre EVs competitivi a livello tecnologico, ma spera nel protezionismo per difendere quantomeno il mercato europeo dai rampanti concorrenti cinesi.

L’evento si terrà nella sede di Stellantis in Michigan

Aspettative alte da parte degli investitori

Oltre alla concorrenza cinese, ci sono altri argomenti importanti che Tavares dovrà affrontare. Gli azionisti sperano di incontrare nelle parole del CEO un piano per il rientro del debito e soprattutto delle misure di contenimento dei costi. Secondo le recenti dichiarazioni del management, alcuni marchi come Ram e Jeep avrebbero bisogno di abbassare i costi del 40% prima di poter essere competitivi con i veicoli elettrici prodotti da altri marchi. Tavares è stato molto chiaro nelle sue dichiarazioni su questo tema nel corso delle ultime settimane: Stellantis non è in una competizione con gli altri produttori per produrre veicoli elettrici, bensì in una competizione per abbassare il costo di produzione degli EVs del gruppo.

Il piano a lungo termine presentato da Stellantis prevede di raddoppiare i ricavi nel corso di questo decennio, arrivando a $300 miliardi entro il 2030, aumentando contemporaneamente anche i margini sul venduto. L’obiettivo sarebbe un margine operativo del 12% con $20 miliardi di free cash flow. Sono obiettivi ambiziosi a cui il gruppo continua ad avvicinarsi, avendo già ridotto il personale del 15,50% nel corso degli ultimi 5 anni pur avendo aumentato la produzione. Ci sono anche altri tagli al personale pianificati per quest’anno, soprattutto in Italia e negli USA, che dovrebbero vedere coinvolti migliaia di dipendenti.

Secondo uno studio recente, l’UE avrebbe bisogno di introdurre dazi del 55% sugli EVs cinesi per difendere il mercato interno

Questione di efficienza

Oltre alle dichiarazioni di Carlos Tavares sono molto attese quelle di Ned Curic, il Chief Technology Officer di Stellantis. Il suo è uno dei compiti più difficili e più importanti per le sorti dell’azienda e del titolo, dal momento che è chiamato a presentare una strategia concreta per aumentare l’efficienza nei processi produttivi. Per poter competere ad armi pari con i produttori cinesi sarà necessario fare grandi passi avanti in termini di automazione della produzione e di produzione su scala delle batterie al litio. Questo è esattamente il tipo di operazione in cui brillano le rivali cinesi. Al momento Stellantis ha preferito non anticipare nulla rispetto ai contenuti che verranno trattati domani, ma i temi di cui gli investitori vogliono sentire parlare sono molto chiari.

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