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Stripe, valutazione dimezzata nell’ultimo funding round

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Stripe, società fintech che fornisce strumenti e servizi di pagamento online a imprese e privati, ha annunciato mercoledì di essere stata valutata 50 miliardi di dollari nell’ultimo round di finanziamento, con una valutazione quasi dimezzata rispetto al precedente, a causa di un difficile contesto economico.

La società ha dichiarato che il nuovo round è stato sostenuto da investitori già esistenti, tra cui i giganti del venture capital Andreessen Horowitz, Founders Fund di Peter Thiel, General Catalyst. Ci sono stati anche nuovi investitori come il fondo di Singapore GIC, Goldman Sachs Asset and Wealth Management e Temasek che hanno partecipato al round, raccogliendo 6,5 miliardi di dollari per Stripe.

Stripe acquisisce fondi attraverso un nuovo funding round, ma la valutazione è dimezzata

Il down round di Stripe

Fondata nel 2010, Stripe si concentra sulla semplificazione e l’automazione dei pagamenti digitali per le imprese, attraverso una piattaforma di pagamento integrata che supporta transazioni in oltre 135 valute. La società offre anche strumenti per la gestione delle fatture e dei pagamenti ricorrenti. Diventata molto popolare tra le startup e le imprese fintech, ha una presenza a livello globale in oltre 40 paesi.

L’azienda, che conta Amazon, Ford Motor Co, Salesforce e BMW tra i suoi clienti, era stata valutata 95 miliardi di dollari nel precedente round di finanziamento all’inizio del 2021. Ad oggi viene valutata quasi la metà: la raccolta di capitale di Stripe costituisce ciò che è comunemente noto come down round, in cui il finanziamento più recente prevede una valutazione più bassa rispetto al precedente round di finanziamento. Lo scorso anno, anche il gigante svedese del buy now, pay later Klarna ha dovuto affrontare un down round.

Stripe ha dichiarato che il funding round le serviva per coprire le spese relative ad una tassa, non ha invece bisogno di capitale per gestire la sua attività. La società ha inoltre come obiettivo quello di diventare redditizia prima di quotarsi in borsa, ed è improbabile che lanci un’offerta pubblica iniziale proprio quest’anno.

La destinazione del fondo di finanziamento

L’obiettivo principale della raccolta fondi di Stripe non è finanziare le normali attività aziendali, ma coprire i costi delle tasse e delle azioni vincolate a doppio trigger. Queste ultime sono un tipo di strumento di incentivazione per i dipendenti di un’azienda, soggette a due trigger, ovvero due condizioni che devono verificarsi perché i dipendenti possano beneficiare delle azioni. Il primo trigger è generalmente un evento aziendale, come l’IPO (Initial Pubblic Offering), mentre il secondo trigger è un obiettivo di performance individuale o aziendale che deve essere raggiunto. La società prevede di organizzare un’offerta pubblica per consentire ai dipendenti di vendere almeno alcune delle loro azioni.

La fintech non utilizzerà i fondi per scopi aziendali, ma per coprire costi fiscali

Stripe aveva già annunciato ai suoi investitori di voler utilizzare la somma dell’ultima raccolta fondi per coprire una tassa di circa 3,5 miliardi di dollari. La società ha inoltre dichiarato che sta cercando di raccogliere circa $2,3 miliardi per coprire le ritenute fiscali nel primo trimestre, e prevede di trattenere ulteriori $500 milioni di tasse entro la fine dell’anno e $700 milioni per il prossimo anno. Stripe prevede inoltre di utilizzare 600 milioni di dollari della raccolta fondi per coprire i costi delle tasse legate all’esercizio di alcune opzioni dei dipendenti distribuite a clienti facoltosi di Goldman Sachs Group Inc.

Stripe ha affermato di aver generato 14,3 miliardi di dollari di ricavi, elaborando 816 miliardi di dollari di volume di pagamenti lo scorso anno. Il transaction margin before losses, una misura del fatturato netto, è salito a 3,17 miliardi di dollari, pari allo 0,38% del volume totale.

Infine, la società ha affermato di essere in grado di vincere circa il 44% delle nuove opportunità per le quali compete e solo il 9% del potenziale business va a un concorrente. L’azienda è sulla buona strada per guadagnare $127 milioni di margine di transazione entro il 2024, rispetto ai $37 milioni dell’anno scorso, come dichiarato dall’azienda stessa.

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