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Svizzera pronta a rinegoziare i propri rapporti con l’Unione

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Il governo svizzero, nella giornata di mercoledì, ha fatto un passo importante per i rapporti della nazione elvetica con l’Europa. Riguarda nello specifico i Ministeri legati a giustizia, esteri e affari economici: le tre istituzioni hanno ricevuto un incarico per preparare entro la fine di giugno un nuovo quadro per gli accordi politici ed economici con l’Unione Europea. Una strada che si era già provato a percorrere nel corso del 2021, ma senza esito: non trovando terreno comune, Svizzera e Unione rimasero al punto di partenza.

Attualmente i rapporti tra Unione Europea e Svizzera sono regolati da una serie di accordi specifici che riguardano singoli aspetti di questa relazione. Un quadro legale piuttosto complesso e sviluppato senza una visione d’insieme, che invece ora si vorrebbe ricondurre a un unico accordo che tocchi tutti quanti i punti più importanti. Al momento la mossa svizzera è stata unilaterale, ma il governo ha già dichiarato di voler intraprendere negoziati con l’UE per fare in modo che si possa trovare un terreno comune.

Inquadrare in un unico accordo i rapporti tra UE e Svizzera può aiutare a favorire le relazioni commerciali tra i due paesi

Una relazione importante ma disorganizzata

La Svizzera è essenzialmente circondata da nazioni che fanno parte dell’Unione Europea, dunque è fondamentale per il paese riuscire a gestire l’import e l’export in maniera funzionale. Così come è importante garantire che il flusso di persone possa procedere secondo parametri chiari e in modo efficiente. Dall’altra parte, anche per l’Unione, la “piccola ma grande” economia svizzera rappresenta un tassello importante.

L’idea di riuscire a costruire un accordo completo per regolare con un solo documento i rapporti tra UE e Svizzera non è nuova. Quando è stata tentata questa strada nel 2021, alcune tematiche hanno spinto il paese elvetico a ritirarsi dai negoziati. Al tempo furono soprattutto le questioni legate alla protezione dei salari e alla libertà di movimento. Da quel momento i rapporti sono diventati più freddi, anche se di recente la Svizzera ha sottoscritto i pacchetti di sanzioni introdotti dall’Unione Europea per indebolire l’economia russa.

Nel corso del 2023 si è riaperta la possibilità di arrivare ai negoziati, con alcune conversazioni preliminari che hanno già dato esito positivo. La data per il prossimo colloquio, invece, è il 20 aprile; stando alle voci provenienti da Berna, aggiornamenti regolari vengono comunque scambiati su base settimanale.

La strada centrale di Livigno, una città simbolo delle relazioni tra Italia e Svizzera

Una relazione importante per l’Italia

La relazione commerciale tra Italia e Svizzera è di fondamentale importanza per l’economia italiana. La Svizzera è il quinto partner commerciale dell’Italia e uno dei principali fornitori di beni intermedi per le imprese italiane. Secondo i dati del 2020, le esportazioni italiane verso la Svizzera sono state di circa 21,4 miliardi di euro, mentre le importazioni di beni svizzeri in Italia hanno superato i 10 miliardi di euro.

Inoltre, la Svizzera è un importante investitore in Italia, con un totale di investimenti diretti esteri di oltre 30 miliardi di euro nel 2019. Questi investimenti sono principalmente concentrati nei settori bancario, assicurativo e manifatturiero.

In termini di occupazione, la relazione commerciale con la Svizzera ha un impatto significativo sull’occupazione italiana. Secondo un rapporto del Ministero dell’Economia italiano, le esportazioni italiane verso la Svizzera hanno generato oltre 115.000 posti di lavoro in Italia nel 2019. Per tutti questi motivi, è un bene per il nostro Paese che la Svizzera stia ritentando di avvicinarsi a un accordo chiaro e completo con l’Unione Europea.

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