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Le PMI italiane pagano 120 volte di più di tasse rispetto alle big tech
Le PMI italiane arrivano a pagare 120 volte di tasse in più rispetto alle big tech, che riescono a trasferire all’estero parte degli utili.
I giganti del web continuano a fare dei ricavi enormi, ma a differenza delle PMI pagano delle tasse realmente irrisorie. Tanto che le piccole e medie imprese arrivano a versare, ogni anno all’Erario delle cifre 120 volte superiori a quelle dei più importanti player del web che operano a livello nazionale. Un po’ come se Davide sfidasse nuovamente Golia.
A fare i conti in tasca alle big Tech ci ha pensato la Cgia di Mestre, che ha messo in evidenza come fino alla fine dello scorso anno i giganti del web continuassero a trasferire buona parte dei loro utili ante imposte realizzati in Italia in paesi a fiscalità a vantaggio. Un’operazione che fa sì che nelle casse dell’Italia rimangono solo le briciole.
Ma vediamo un po’ di numeri e quanto pagano i colossi del web nel nostro paese.
Tasse, quanto pagano le big tech in Italia
Le piccole imprese italiane, ogni anno, arrivano a pagare di tasse qualcosa come 24,6 miliardi di euro. Secondo l’Area Studi di Mediobanca, invece, le 25 multinazionali del web presenti nel nostro paese pagano solo 206 miliardi di euro. Le dimensioni economiche di queste due realtà sono molto diverse: ad ogni modo, secondo la Cgia di Mestre, il risultato che emerge dal confronto è senza dubbio sconfortante.
Le aziende italiane prese in esame, infatti, riescono a produrre un fatturato annuo 90 volte superiore rispetto a quello delle big tech. In termini di imposte, invece, le prime arrivano a pagare 120 volte in più delle seconde.
In un certo senso è possibile affermare che facendo un confronto tra i fatturati, non si riesce a capire l’abisso che c’è tra le tasse che vengono versate, che sono particolarmente svantaggiose per le aziende piccole e medie imprese italiane.
Il ricorso in maniera sistematica all’elusione praticato negli anni ha aumentato questa disparità di trattamento. Ed ha contribuito a mettere in evidenza che in Italia alle grandi multinazionali viene riservato riservato un prelievo fiscale ingiustificatamente modesto.