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Tesla: taglio dei prezzi per alcuni modelli negli USA
Tesla Inc., la nota casa automobilistica elettrica di Elon Musk, ha tagliato i prezzi di due delle sue auto più costose per la quinta volta quest’anno, mentre gli Stati Uniti si preparano a introdurre nuove regole sui crediti di imposta per i veicoli elettrici.
La società ha ridotto di ben 5.000 dollari sia la Model S che la Model X, secondo quanto riportato venerdì 8 aprile sul sito web dell’azienda. Il prezzo della Model 3 è stato ridotto rispettivamente di 1.000 dollari e quello della Model Y di 2.000 dollari.
Nuove regole USA sui crediti di imposta sugli EV
La versione base della Model S di Tesla costa ora 84.990 dollari, rispetto agli 89.990 dollari dell’inizio dello scorso mese. Allo stesso tempo, la Model X è stata abbassata a 94.990 dollari. Le riduzioni arrivano dopo che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e l’Agenzia delle Entrate (Internal Revenue Service, IRS) hanno emesso a marzo nuove linee guida su quali modelli di veicoli elettrici possono qualificarsi per i crediti di imposta di 3.750 o 7.500 dollari, con la nuova normativa che entra in vigore questo mese.
Nonostante gli sforzi, comunque, sia la Model S che la Model X potrebbero non avere diritto al credito di imposta, in quanto la guida proposta richiede che i veicoli idonei abbiano l’assemblaggio finale completato in Nord America e che non superino un prezzo di vendita al dettaglio suggerito dai produttori di 55.000 dollari per le automobili e di 80.000 dollari per i pick-up, i furgoni o i SUV.
Tesla aveva precedentemente dichiarato che il credito di imposta di 7.500 dollari, in vigore da gennaio, sarebbe stato ridotto per il suo Modello 3 a partire dal 31 marzo. Il mese scorso, inoltre, ha offerto sconti profondi di 10.000 dollari sul suo SUV Model X e di 5.000 dollari sul Model S.
I tagli ai prezzi sembrano aver incrementato le vendite di Tesla, che la scorsa settimana ha registrato un aumento del 36% nelle consegne del primo trimestre. Nei primi tre mesi di quest’anno, infatti, ha venduto 422.875 veicoli, per lo più Model 3 e Model Y.
Dopo gli Stati Uniti, la Cina è il più grande mercato di Tesla, con il 22,3% delle entrate nel 2022. A marzo, infatti, l’azienda ha aumentato le spedizioni dallo stabilimento di Shanghai. Già a ottobre scorso, il produttore di EV aveva tagliato i prezzi dei modelli prodotti nella sua enorme fabbrica alla periferia di Shanghai. La situazione si è aggravata a gennaio, con un altro sconto che ha reso le auto prodotte localmente da Tesla più economiche del 14% rispetto all’anno scorso e, in alcuni casi, quasi del 50% rispetto agli Stati Uniti e all’Europa.
Una presunta espansione della guida autonoma in Cina
Negli ultimi dieci anni la presenza di Tesla è diventata sempre più globale, così come quella del suo CEO Elon Musk, che si è assunto il compito di mettere su stabilimenti in più Paesi, tra cui, appunto, la Cina. A questi si è recentemente aggiunto il Messico. Qui, nella regione settentrionale di Nuevo León, vicino a Monterrey, nascerà una nuova mega-fabbrica, annunciata dallo stesso Musk durante un evento per gli investitori dell’azienda il 2 marzo 2022.
Musk si recherà in Cina per una visita a partire da sabato 8 aprile, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa internazionale Bloomberg News, citando persone che hanno familiarità con la questione, che hanno rifiutato di essere identificate poiché il viaggio non è stato reso pubblico.
Il programma del miliardario dovrebbe includere un incontro con le autorità locali di Shanghai e potrebbe prevedere una sosta allo stabilimento della Tesla nella stessa città, nonostante i piani siano fluidi e potrebbero ancora cambiare. Alcuni ritengono che potrebbe incontrare i funzionari di Tesla per discutere della presunta espansione della guida autonoma (Full Self Driving, FSD) nel Paese.
Musk è in viaggio con l’attuale vicepresidente del settore automobilistico di Tesla, Tom Zhu. Zhu è entrato in Tesla nel 2014 e ha guidato la costruzione e le operazioni della fabbrica di Tesla a Shanghai, vivendo nell’impianto durante le chiusure legate alla pandemia di Covid-19. È uno dei quattro funzionari esecutivi nominati insieme a Musk, al direttore finanziario Zachary Kirkhorn e a Drew Baglino, vicepresidente senior di Powertrain and Energy Engineering.
Tesla non ha risposto a una richiesta di commento sulla visita del suo amministratore delegato.