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Treasuries a picco dopo i nuovi dati sul mercato del lavoro

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I bond statunitensi arrivano da una giornata di vendite intense, dopo la pubblicazione dei nuovi dati sul mercato del lavoro. Oggi era la giornata dei celebri nonfarm payrolls, uno degli indicatori più utilizzati per determinare la salute dell’occupazione negli USA. Il risultato è stato superiore alle attese sia in termini di numero di nuovi posti di lavoro che di guadagni orari, cosa che ha fatto vacillare le obbligazioni americane per tutta la giornata di Borsa. Gli investitori potrebbero starsi illudendo che un taglio ai tassi d’interesse sia più vicino di quanto lo sia realmente.

In questo momento esiste una forte correlazione tra l’andamento dei bond e il mercato del lavoro negli Stati Uniti. La maggior parte degli analisti si attende che la Fed decida di tagliare i tassi già entro la prima metà del prossimo anno, motivo per cui si è manifestata una discesa rapida dei rendimenti dei Treasuries nel corso degli ultimi due mesi. Ora, però, queste attese vacillano: i nuovi dati indicano che il mercato americano del lavoro è ancora molto forte e che i lavoratori stanno guadagnando più del previsto, una leva che potrebbe rendere difficile abbassare il tasso di inflazione nei prossimi mesi.

Prospettive incerte per i tassi della Fed

Dopo due mesi in cui il mercato del lavoro americano ha rallentato, ora si nota un rafforzamento improvviso. Da una parte è vero che l’economia cinese e quella europea sono ancora in difficoltà, cosa che potrebbe portare a un rallentamento nei prossimi mesi anche negli Stati Uniti; dall’altra parte le imprese statunitensi sembrano continuare ad assumere senza sosta, anche grazie al prezzo elevato del petrolio che continua a far viaggiare velocemente le imprese che si occupano di shale oil. Ormai la capacità delle raffinerie e dei pozzi americani sfiora il 100%, cosa che continua a portare una domanda in aumento di lavoratori nel comparto energetico.

Per avere un quadro di quanto importante sia il discorso dell’occupazione, ING ne ha parlato in una nuova pubblicazione di ING Think mettendolo a confronto con la riunione della Fed della prossima settimana. Gli analisti di ING ritengono che i dati sui tassi pubblicati oggi siano persino più importanti della riunione sulla politica monetaria, dal momento che quasi tutti si aspettano che la Fed lasci i tassi invariati. Attenzione alle sorprese che potrebbero presentarsi proprio da questo evento, dal momento che Wall Street sta dando per scontato che i tassi abbiano ormai raggiunto il loro apice. La Fed potrebbe pensarla diversamente.

Occhi puntati sul quantitative tightening

Quasi certamente la Federal Reserve deciderà di mantenere i tassi d’interesse invariati. Quello che rimane da vedere è cosa deciderà di fare la banca centrale con le misure di quantitative tightening. Il mercato si aspetta che la Fed decida di stampare meno denaro nel corso dei prossimi mesi, per cui questa eventuale decisione è già prezzata nei rendimenti dei Treasuries. Per il mercato dei bond questa è una cosa molto importante, perché la Fed dovrà stabilire quanti bond del governo acquistare nel corso dei prossimi mesi.

Se la Fed decidesse di diminuire in modo significativo la quantità di liquidità che mette in circolazione, calerebbe anche la quantità di domanda per i Treasuries da parte della banca centrale. Nel caso in cui il calo fosse superiore alle attese degli analisti, il rendimento dei bond potrebbe aumentare ulteriormente: questo sarà l’evento da osservare nel corso della prossima settimana per quanto riguarda le obbligazioni statunitensi.

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