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Troppo poco debito: il FMI incentiva la Germania a emettere più bond e ad aiutare l’UE a crescere
Non succede spesso che il Fondo Monetario Internazionale suggerisca a un paese di spendere di più, ma è quello che sta succedendo in questo momento alla Germania. Secondo il FMI, la politica economica tedesca sta rallentando la crescita europea e quella tedesca, senza un vero e proprio motivo: i limiti posti sul deficit annuo di bilancio, anziché aiutare il paese a muoversi nella direzione corretta e a non indebitarsi troppo, starebbero addirittura aumentando l’indebitamento attraverso un aumento del rapporto deficit/PIL. Il suggerimento è quello di emettere più obbligazioni, lasciare crescere la spesa pubblica, ma farlo pensando agli investimenti di cui il paese ha bisogno per crescere.
Questo è esattamente il tipo di investimento che in questo momento manca in Germania. Il paese si trova da oltre un anno in una stagnazione economica, che ha attraversato prima una fase di recessione tecnica e poi una fase di zero crescita. La previsione per il 2024 è un aumento del PIL inferiore a mezzo punto percentuale, in un momento in cui gli Stati Uniti prevedono una crescita superiore al 3% e la Cina superiore al 5%. La locomotiva tedesca tende a portare con sé le altre economie europee, per cui un aumento della spesa pubblica e una conseguente ripresa economica avrebbero effetti certamente positivi anche in Italia.
Ora di passare oltre al limite sul deficit
La Costituzione e le normative tedesche incorporano alcuni dettami molto precisi sulla prudenza fiscale. Un governo non può prevedere un piano di spesa che passi il limite del deficit stabilito dalle normative, a meno che non ottenga una maggioranza di due terzi dei voti in Parlamento per far passare questa manovra. Attualmente il limite di deficit è fissato allo 0,35% del PIL, il che è estremamente basso: per confronto, quest’anno l’Italia prevede un deficit del 4-5% del prodotto interno lordo. Anche se il nostro paese è forse troppo di manica larga nella spesa pubblica, cosa che il FMI ci ha rimproverato anche quest’anno, la crescita italiana prevista per il 2024 è comunque vicina al 2%.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, emettere più Bund e lasciar correre la spesa pubblica tedesca fino a raggiungere almeno l’1% del PIL sarebbe in grado di abbassare i livelli di indebitamento del paese. Per quanto possa sembrare controintuitivo, l’indebitamento pubblico si misura come rapporto tra deficit e PIL: se un paese è in grado di aumentare la crescita economica grazie alla spesa pubblica più di quanto aumenta il proprio debito, allora effettivamente più spesa può significare meno indebitamento. Questo è quello che il FMI suggerisce alla Germania e quello che l’Europa spera, visto e considerato che USA e Cina in questo momento sono entrambe alle prese con grandi aumenti della spesa e ne stanno giovando in termini di crescita.
FMI: l’economia tedesca ha bisogno di investimenti
Il FMI ha descritto come “altamente necessari” gli investimenti tedeschi nella propria economia, ma non è un qualcosa a cui il governo sta pensando soltanto ora. A novembre scorso, Olaf Scholz si è presentato di fronte al Parlamento tedesco con una proposta da €60 miliardi per il rilancio economico del paese: infrastrutture, energia pulita e posti di lavoro sarebbero tutti stati parte del piano. La Corte Costituzionale tedesca ha poi vietato l’approvazione di questa riforma, trovandola in violazione alle norme sulla prudenza fiscale del paese. Con una previsione di crescita dello 0,2% per il 2024 e del 1,2% per il 2025, però, la Germania avrà seriamente bisogno di riforme per evitare di continuare a perdere competitività rispetto alle altre grandi economie del mondo.