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Turchia propone una riforma per il mercato del gas naturale

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Il partito AKP al potere in Turchia, ha presentato mercoledì al parlamento un progetto di legge volto a stabilire un mercato del gas naturale competitivo, mentre il paese tenta di diventare un hub per lo scambio di gas.

Il presidente Vladimir Putin ha proposto di istituire un hub del gas in Turchia a ottobre, dopo le esplosioni che hanno danneggiato i gasdotti russi Nord Stream sotto il Mar Baltico.

La Turchia, che attualmente importa tutto il suo fabbisogno di gas e dispone di un’ampia infrastruttura di importazione di GNL, ritiene di poter sfruttare le sue relazioni commerciali esistenti per diventare un hub di riferimento.

Turchia si porta avanti con le riforme con l’obiettivo di diventare uno snodo centrale per gli scambi di gas naturale.

La posizione della Turchia

La Turchia ha già una posizione geografica strategica, che la rende un’importante rotta di transito per il gas naturale che si sposta dalla Russia all’Europa. Tuttavia, dipende ancora in gran parte dalle importazioni di gas dalla Russia e dall’Iran e queste importazioni rappresentano una grande percentuale del consumo totale di gas del paese.

Nel 2020, il 33% del gas consumato in Turchia proveniva dalla Russia, il che rende la Turchia il secondo più grande importatore di gas russo al mondo dopo la Germania.

La dipendenza del paese dalle importazioni di gas russo rende la Turchia vulnerabile alle fluttuazioni dei prezzi e alle tensioni politiche tra i due paesi.

Per questo motivo, sta cercando di diversificare le sue fonti di approvvigionamento di gas attraverso l’importazione di gas naturale liquefatto (GNL) da diversi paesi, come gli Stati Uniti, la Nigeria e il Qatar.

La Turchia dipende fortemente dalle importazioni di gas provieniente dalla Russia e dall’ Iran.

La proposta di riforma del mercato del gas naturale va proprio in questa direzione e mira a ridurre la dipendenza della Turchia dai suoi attuali fornitori di gas. Inoltre, la riforma dovrebbe incentivare la concorrenza tra i fornitori, migliorando così i prezzi per i consumatori turchi.

Cosa propone la riforma?

La riforma prevede una serie di cambiamenti al sistema di approvvigionamento e distribuzione del gas naturale in Turchia. In primo luogo, si prevede di creare un mercato del gas naturale liquido all’interno del paese, in modo da poter diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas naturale via pipeline.

In secondo luogo, la proposta prevede di creare un mercato del gas naturale libero e competitivo, in cui i fornitori possono competere per i contratti di fornitura. Ciò dovrebbe portare a una maggiore trasparenza dei prezzi e migliorare la concorrenza.

Infine, la proposta prevede di creare un’agenzia di regolamentazione indipendente per supervisionare il mercato del gas naturale. Questo dovrebbe garantire che i prezzi siano equi e che i fornitori rispettino le norme in materia di sicurezza e di qualità.

Il governo turco ha dichiarato che la riforma del mercato del gas naturale è una parte importante del suo piano per diventare un hub. Ciò dovrebbe aumentare l’influenza della Turchia nella regione e migliorare la sua posizione nel commercio globale del GNL.

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