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Twitter di Musk taglia nuovamente decine di posti di lavoro
L’azienda di social media Twitter Inc. di Elon Musk ha licenziato almeno una cinquantina di dipendenti sabato scorso per fronteggiare la diminuzione dei ricavi. Si tratterebbe dell’ottava volta che la società effettua dei tagli al personale da quando Elon Musk ha assunto la carica di amministratore delegato del social network, alla fine dello scorso ottobre.
Secondo fonti a conoscenza diretta della questione, quest’ultimo round di licenziamenti del personale ha colpito diversi team di ingegneria, tra cui quelli che supportano la principale applicazione di Twitter, la tecnologia della pubblicità e l’infrastruttura tecnica per mantenere i sistemi di Twitter attivi e in funzione.
È stato inoltre riferito che gli ultimi tagli di lavoro mirano a compensare una caduta del fatturato dopo che Elon Musk ha preso il controllo della società.
Elon Musk continua il taglio del personale su Twitter nonostante la promessa di fermarsi
Il CEO di Tesla e SpaceX ha completato l’acquisizione del gigante dei social media, che conta oltre 330 milioni di utenti mensili attivi, per 44 miliardi di dollari lo scorso ottobre, dopo mesi tumultuosi di alti e bassi durante i quali ha messo in dubbio il numero di utenti sulla piattaforma di social media, cedendo alla fine.
Prima dell’acquisizione, l’organico dei dipendenti dell’azienda era di circa 7.500. Già all’inizio dello scorso novembre, tuttavia, Twitter ha licenziato circa 3.700 dipendenti, pari ad almeno il 70% del suo personale, in una misura di riduzione dei costi da parte del nuovo CEO. Egli aveva a tal proposito affermato che il servizio stava subendo un massiccio calo dei ricavi (pari a 4 milioni di dollari al giorno), in quanto gli inserzionisti stavano fuggendo dalla piattaforma di microblogging a causa delle preoccupazioni sulla moderazione dei contenuti.
L’azienda con sede a San Francisco, infatti, era stato oggetto di crescenti critiche sulla gestione dei contenuti e della moderazione delle conversazioni.
L’ultima ondata di licenziamenti, però, sembra essere andata contro gli stessi commenti del fondatore di Space X. Il 51enne, infatti, non solo aveva affermato che i licenziamenti erano finiti, ma aveva anche alluso al fatto che Twitter stava assumendo personale.
Una tentata corsa ai ripari
Come parte di un esercizio di riduzione dei costi, il noto social network ha recentemente messo all’asta molti oggetti, tra i quali vi era una statua del logo di un uccello proveniente dalla sede di San Francisco di Twitter, venduta per 100.000 dollari in un’asta organizzata da Heritage Global Partners. L’asta includeva anche mobili, decorazioni, attrezzature da cucina ed elettronica, con oltre 600 oggetti in vendita.
Inoltre, un altro metodo per aumentare i ricavi è il servizio a pagamento Twitter Blue recentemente lanciato da Musk, che consente agli abbonati di modificare i tweet, caricare video in 1080p e ottenere la verifica dell’account con il badge blu in cambio di una quota mensile.
I licenziamenti del personale non riguardano solo il gigante dei social media
Twitter non è, purtroppo, l’unica azienda nel settore tecnologico a ricorrere a queste drastiche misure. Decine di migliaia di posti di lavoro sono stati eliminati nello stesso settore negli ultimi mesi a causa dell’aumento dei tassi di interesse e delle crescenti preoccupazioni per la recessione nell’economia più grande del mondo.
Aziende come Meta, Amazon, Microsoft e la casa madre di Google, Alphabet, hanno licenziato personale dopo aver aumentato le assunzioni nell’apice della pandemia di Covid-19.
Anche altre grandi società come Spotify, IBM, Disney, PayPal e Dell sono altre grandi aziende che hanno tagliato posti di lavoro nelle ultime settimane.