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Ubs si prepara ad avviare joint venture in India
Ubs ha allo studio un’importante joint venture in India, uno dei mercato che si potrebbero sviluppare nel corso dei prossimi anni.
Ubs sarebbe al lavoro per avviare una joint venture con 360 One WAM in India per la gestione patrimoniale. Secondo alcune fonti informate sui fatti citate da Reuters, il gruppo bancario svizzero avrebbe intenzione di ampliare la propria attività nel paese asiatico, passando dal focus attuale sugli individui con un patrimonio netto molto elevato a quello sugli individui con un patrimonio netto molto elevato.
In India la gestione patrimoniale è in forte crescita, trainata da un’economia vivace e dal rally del mercato interno. Nel 2023 valeva grosso modo 429,1 miliardi di dollari. Secondo TechSci Research è destinata a crescere con un tasso annuo composto del 4,6% tra il 2025 ed il 2029.
Ubs, la presenza a livello globale
Alla fine del mese di giugno 2024, Ubs, a livello globale, aveva 4.000 miliardi di dollari di asset investiti, mentre 360 One, precedentemente nota come IIFL Wealth Management, aveva 5.210 miliardi di rupie (62.28 miliardi di dollari).
UBS ha avviato una serie di colloqui preliminari con 360 One e prevede di arrivare a possedere una quota pari al 26% nella joint venture: l’accordo dovrebbe essere concluso nel corso dei prossimi.
Stando ad una fonte citata da Reuters, mentre la più grande banca svizzera starebbe valutando la possibilità di costituire una joint venture in India e sarebbe disponibile a detenere una quota di maggioranza, non è stata ancora presa alcuna decisione in merito dal partner.
La presenza di Ubs in India è stata rafforzata dall’integrazione delle attività locali di Credit Suisse, che lo scorso anno è stata salvata attraverso un piano promosso dal governo svizzero.
Se il piano di joint venture in India si dovesse concretizzare, sarebbe il secondo Paese nella regione Asia-Pacifico in cui UBS stipulerebbe una partnership azionaria con un operatore locale. Nel 2019, UBS ha firmato un accordo con Sumitomo Mitsui Trust in Giappone per creare un’impresa la cui maggioranza è detenuta dalla banca svizzera, che amplia i servizi che entrambe le società possono offrire ai loro clienti facoltosi e ultra-facoltosi.