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Ucraina, prorogato l’accordo sul grano del Mar Nero

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Dopo giorni di trattative mediate dalla Turchia, è stato rinnovato l’ accordo che consente l’esportazione di grano ucraino dai porti del Mar Nero, che doveva scadere sabato.

Il patto è stato mediato con la Russia e l’Ucraina dalle Nazioni Unite e dalla Turchia a luglio e rinnovato per altri 120 giorni a novembre per combattere una crisi alimentare globale alimentata in parte dall‘invasione russa dell’Ucraina del 24 febbraio 2022.

Ancora non è chiaro per quanto tempo sia stato rinnovato l’accordo. La Russia voleva rinnovare l’accordo per soli 60 giorni, metà del termine del precedente periodo di rinnovo, mentre l’Ucraina insisteva per un rinnovo di 120 giorni. Il ministro delle infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov ha dichiarato che l’accordo è stato prorogato di 120 giorni.

Dopo giorni di trattative è stata ufficializzata la proroga dell’accordo.

L’importanza del grano ucraino

L’Ucraina è uno dei principali produttori di grano del mondo, con una produzione annuale di circa 25 milioni di tonnellate. Il paese dipende in gran parte dalle esportazioni di grano per il suo reddito e per la crescita economica. Il Mar Nero è uno dei principali punti di esportazione per il grano ucraino, con i porti di Odessa, Nikolaev e Kherson che gestiscono la maggior parte delle spedizioni.

L’accordo rinnovato consente alle navi ucraine di trasportare grano dai porti del Mar Nero verso i mercati esteri senza problemi o ritardi. Ciò è fondamentale per l’Ucraina, in quanto il grano rappresenta una parte significativa delle sue esportazioni. Inoltre, l’accordo garantisce una maggiore stabilità del mercato del grano, che beneficia sia i produttori che i consumatori.

La Turchia ha svolto un ruolo importante nella mediazione dell’accordo, offrendo la propria esperienza come paese che collega il Mar Nero con il Mediterraneo. La Turchia ha sottolineato l’importanza dell’accordo per la regione e ha incoraggiato le parti a trovare una soluzione duratura per evitare interruzioni nell’esportazione di grano.

Il paese turco, nonostante la sua storica vicinanza alla Russia, sta partecipando attivamente a diverse missioni diplomatiche con l’obiettivo di porre fine alla guerra. Anche l’Arabia Saudita, altro paese più vicino alla Russia che al blocco occidentale, ha recentemente spedito 400 milioni di aiuti umanitari all’Ucraina.

Il grano rappresenta una grossa parte dell’esportazioni dell’Ucraina.

Incomprensioni sulla durata dell’accordo

In precedenza, la Turchia e le Nazioni Unite avevano dichiarato che l’accordo era stato prorogato, ma non hanno specificato per quanto tempo. Un ministro del governo ucraino ha detto che sarebbe durato 120 giorni.

La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha pubblicato una copia di una lettera della rappresentanza permanente della Russia alle Nazioni Unite in cui si afferma che Mosca non si opporrà alla proroga dell’accordo di 60 giorni fino al 18 maggio.

In particolare, in una dichiarazione all’agenzia di stampa Interfax, la Zakharova ha affermato che la Russia ha notificato a tutte le parti coinvolte nell’accordo che sarebbe stato esteso per 60 giorni. Inoltre, ha aggiunto che la valutazione da parte russa di un’ulteriore estensione dell’accordo dopo la data indicata sarà possibile solo a condizione che vengano compiuti progressi tangibili sulla questione dell’esportazione di cibo e fertilizzanti russi.

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