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UE investe €466 mln su economia sostenibile nelle Filippine

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La Commissione Europea ha annunciato un piano di investimenti sulla green economy nelle Filippine. Si tratta di un grande progetto, con finanziamenti complessivi per €466 milioni, che dovrebbe portare a realizzare una lunga serie di iniziative: si guarda soprattutto alla gestione dei rifiuti plastici, un grande problema che può originare in qualunque nazione e avere effetti a cascata sul mondo intero. A fare da consulenti per la realizzazione del progetto saranno soprattutto esperti provenienti da Finlandia, Austria, Paesi Bassi, Svezia, Francia, Spagna e Germania. L’iniziativa fa parte del piano Global Gateway, con cui l’Unione Europea ha stabilito una rete di investimenti in tutto il mondo per garantire un futuro più sostenibile alle economie in via di sviluppo.

In aggiunta agli investimenti diretti in iniziative rivolte alla sostenibilità, l’Unione Europea ha coordinato la creazione di una piattaforma di dialogo con il governo filippino. Questa piattaforma dovrebbe mettere in comunicazione le entità governative con gli esperti europei, in modo da coordinare le azioni rivolte allo sviluppo della green economy. L’obiettivo è coordinare la formazione delle autorità su temi come l’energia rinnovabile, l’economia circolare e la gestione dei rifiuti. In questo modo si cerca di incentivare un cambiamento che parta dall’alto, aiutando l’economia filippina a svilupparsi ma facendolo lungo la strada di iniziative sostenibili.

I nuovi investimenti europei contribuiranno ad accelerare lo sviluppo dell’economia circolare nelle Filippine

I risultati della visita di Ursula von der Leyen

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha incontrato il presidente delle Filippine Ferdinand Marcos Jr in una delle sue rare visite all’area Asia-Pacifico. Si è parlato molto di relazioni diplomatiche, portando a un comunicato stampa che parla di una “nuova era della cooperazione” tra l’UE e le Filippine. In cima all’elenco di priorità c’era quella di riaprire il dialogo sul libero scambio di merci tra l’Unione e la nazione asiatica, una delle iniziative con cui l’Unione Europea sta cercando di diversificare la rete di fornitori industriali per ridurre la dipendenza dalla manifattura cinese. I negoziati sono effettivamente ripresi dopo la visita della von der Leyen, che crede fortemente in questo possibile accordo.

Attualmente l’Unione Europea rappresenta il quarto partner commerciale più grande per le Filippine. Inoltre i forti flussi migratori fanno sì che una notevole quantità di cittadini filippini -si stima circa 900.000- viva attualmente nei confini dell’Unione Europea. Tutto questo non fa che rafforzare i legami sociali ed economici tra le due realtà, che potranno beneficiare di questi nuovi accordi in modo diverso: le Filippine per aumentare l’output delle imprese esportatrici, l’Europa per diversificare la rete di fornitori al di fuori della Cina. Si è anche approvato un piano di investimento sul digitale, con cui l’Unione investirà in infrastrutture per la connettività internet nelle Filippine. Migliorando l’accesso a internet, aumenta anche l’attrattività del paese per le imprese europee.

Purtroppo le isole delle Filippine sono sempre più inquinate dai rifiuti plastici gettati in mare

Si guarda soprattutto alla gestione della plastica

Le iniziative che l’Unione Europea intende finanziare con il nuovo piano di investimenti non guardano tanto all’energia rinnovabile, quanto alla gestione dei rifiuti plastici. Attualmente questo è un problema notevole nelle Filippine, con una grande quantità di rifiuti che viene semplicemente gettata nell’oceano e che contribuisce a un problema già estremamente grande. Per questo motivo l’Unione Europea ha voluto mettere l’accento sulla realizzazione di filiere più sostenibili, che portino al riciclo della plastica e a promuovere l’economia circolare. Questo può aiutare a ridurre l’impatto ambientale filippino, ma anche a generare nuovi posti di lavoro e a promuovere attività a valore aggiunto nelle comunità locali.

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti in mare, con il denaro investito dall’Unione Europea si intendono finanziare da subito nuovi cantieri per realizzare centri regionali e locali che si occupino del problema. Il tutto con un sistema di gestione delle informazioni per fare in modo che i partner europei possano tenere traccia dei progressi fatti. Si esplora anche il miglioramento delle discariche, integrando nuovi sistemi di riciclo e di incenerimento dei rifiuti per produrre energia elettrica.

Anche se sembra che l’Unione abbia voluto usare la leva dei finanziamenti per facilitare un accordo sul libero scambio, si tratta comunque di progetti molto concreti e che possono andare molto lontano con il potere d’acquisto che €466 milioni hanno nelle Filippine. Durante il Global Gateway Forum che si terrà il 25-26 ottobre a Bruxelles, ci si aspetta che la Commissione Europea fornisca anche ulteriori dettagli sul nuovo piano di investimenti nelle Filippine.

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