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UE, obiettivi vincolanti sui biocombustibili per l’aviazione
Martedì 25 aprile i negoziatori del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo hanno concordato di aumentare la diffusione di carburanti più rispettosi del clima (come i biocarburanti avanzati o l’idrogeno) nel settore dell’aviazione, nel tentativo di iniziare gradualmente a portare il settore dell’aviazione in linea con i suoi obiettivi ecologici.
L’accordo politico sulla proposta “ReFuelEU Aviation” è stato accolto con favore dalla Commissione Europea, che ha annunciato mercoledì in un comunicato che, una volta in vigore, le nuove norme contribuiranno a decarbonizzare il settore dell’aviazione, imponendo ai fornitori di carburante di miscelare i carburanti sostenibili per l’aviazione (Sustainable Aviation Fuel, SAF) con il cherosene in quantità crescenti a partire dal 2025.
Verso la decarbonizzazione dei viaggi aerei
Secondo quanto è stato dichiarato, si prevede che questa misura, da sola, ridurrà le emissioni di diossido di carbonio degli aerei di circa due terzi entro il 2050 rispetto a uno scenario di “non azione”, oltre a fornire benefici per il clima e la qualità dell’aria riducendo le emissioni non derivanti da anidride carbonica.
L’accordo segna l’ultimo passo relativamente alle proposte sui trasporti nell’ambito del pacchetto “Fit for 55“, progettato dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di gas serra della stessa intesa del 55% entro il 2030. Di fatto, sono già stati raggiunti accordi sulle norme aggiornate sullo scambio di emissioni nel settore dell’aviazione e in quello marittimo, sulla promozione di combustibili sostenibili per il trasporto marittimo e sull’accelerazione della diffusione di infrastrutture per i combustibili alternativi.
Le nuove norme concordate dai negoziatori del Parlamento europeo e degli Stati membri prevedono che:
- i fornitori di carburante per l’aviazione dovranno fornire una quota minima di SAF negli aeroporti dell’Unione, partendo dal 2% del carburante complessivo fornito entro il 2025 e raggiungendo il 6% entro il 2030 e il 70% entro il 2050. La nuova miscela dovrà contenere anche una quota minima (circa l’1,2%) dei carburanti sintetici più moderni ed ecologici, prodotti sinteticamente utilizzando elettricità rinnovabile e carbonio catturato dall’atmosfera, che dovrà poi aumentare nel tempo. I negoziatori hanno inoltre concordato che anche i combustibili a basse emissioni di carbonio, come il nucleare, potrebbero contribuire all’obiettivo dei combustibili sintetici;
- inoltre, gli operatori aerei in partenza dagli aeroporti dell’UE dovranno rifornirsi solo del carburante necessario per il volo, per evitare le emissioni legate sia al peso extra sia alle perdite di carbonio causate dalle pratiche di “tankering”, ovvero il trasporto deliberato di carburante in eccesso per evitare il rifornimento con SAF;
- infine, gli aeroporti dovranno garantire che le loro infrastrutture di rifornimento siano disponibili e adatte alla distribuzione di SAF.
Poiché si applicherà in tutta l’UE, il nuovo mandato garantirà condizioni di parità nel mercato interno dell’intesa, fornirà certezza giuridica ai produttori di carburanti e contribuirà ad avviare una produzione su larga scala in tutto il continente, si legge nel comunicato.
Si prevede, inoltre, che aumenti la sicurezza energetica dell’UE, riducendo la dipendenza da prodotti energetici provenienti da Paesi terzi, e crei migliaia di nuovi posti di lavoro nel settore energetico. Le compagnie aeree dell’intesa, infine, avranno accesso a quantità crescenti di carburante per l’aviazione sostenibile in tutta l’Unione.
Questo accordo richiede ora l’adozione formale da parte del Parlamento e del Consiglio europei. Una volta completato tale processo, la nuova legislazione sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea ed entrerà in vigore con effetto immediato.
L’accordo segna un timido passo avanti verso la decarbonizzazione di uno dei settori più difficili da abbattere, con la tecnologia degli aerei a zero emissioni (come l’idrogeno e le batterie) ancora agli albori. La speranza è che, fissando obiettivi per l’uso di biocarburanti e del cosiddetto e-cherosene, l’UE possa contribuire a stimolarne il nascente mercato e a farne scendere i prezzi.
I prossimi passi
Intanto, le compagnie aeree stanno rapidamente stringendo accordi con i fornitori, ma la quantità di SAF in uso è minima: meno dello 0,05%, secondo un rapporto del 2022 dell’Agenzia per la sicurezza aerea dell’Unione Europea. Poiché costa di più, i funzionari delle compagnie aeree affermano che l’aumento del suo utilizzo farà lievitare i prezzi dei biglietti e probabilmente, con il passare del tempo, inciderà sulla domanda.
Laurent Donceel, direttore generale ad interim di Airlines for Europe, un’organizzazione internazionale non a scopo di lucro di compagnie aeree europee che promuove gli interessi delle compagnie stesse e dei loro passeggeri, ha affermato che i responsabili politici europei devono assicurarsi che ora contribuiscano a costruire un’industria SAF leader a livello mondiale.
Tuttavia, se da una parte le compagnie aeree che operano all’interno dell’UE dovranno pagare per tutte le emissioni che producono, dall’altra la stessa Unione sta fornendo incentivi per la decarbonizzazione. Per esempio, circa 20 milioni di quote di carbonio saranno assegnate alle compagnie aeree fino al 2030 per contribuire a coprire il costo dei carburanti sostenibili per l’aviazione.