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Unicredit e Commerzbank avviano i colloqui, in un contesto particolarmente teso

Unicredit e Commerbank avviano la prima fase di colloqui. Il clima, però, è teso dalle posizioni annunciate dall’istituto tedesco.

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Commerzbank ed Unicredit iniziano a dialogare. Bettina Orlopp, amministratore delegato dell’istituto tedesco, aprirà un primo round di colloqui con la controparte nella giornata di domani 27 settembre 2024.

Queste sono le prime dichiarazioni effettuate dal manager, dopo che è stata nominata all’inizio di questa settimana. Il colosso tedesco, in questo momento, sta attraversando uno dei momenti più difficili della propria storia. Ad inizio settembre Unicredit ha comunicato di aver acquistato il 9% di Commerzbank, con l’intento di crescere ulteriormente.

Unicredit, arrivano i primim commenti di Orlopp

Bettina Orlopp, nuovo amministratore delegato di Commerzbank, ha rilasciato i primi commenti sull’operazione effettuata da Unicredit. Il manager, nominata solo ad inizio settimana, ha affermato che i consigli di vigilanza e di gestione hanno concordato all’unanimità di sostenere l’attuale strategia di indipendenza della banca.

Commerzbank – stando alle dichiarazioni di Orlopp – sarebbe di mentalità aperta: prima di prendere qualsiasi decisione è necessario analizzare con Unicredit quali sinergie abbiano senso e quali no. L’istituto tedesco non si impegnerà in nessuna folle svendita o acquisizione.

Nel momento in cui Orlopp parlava le azioni di Commerzbank hanno ampliato i loro guadagni, registrando un +4,2%. Bene anche il titolo Unicredit, che ha registrato un +3,4%.

Olaf Scholz, cancelliere della Commerzbank, la dirigenza e i dipendenti si stanno opponendo pubblicamente all’ipotesi di acquisizione. Un grande investitore e alcuni dirigenti sarebbero però favorevoli ad aprire la strada ad una serie di colloqui.

Il sostegno della banca all’attuale strategia è stato confermato all’unanimità dopo che il consiglio di sorveglianza, che include diversi membri fermamente contrari a un’integrazione, ha incontrato la dirigenza mercoledì durante un ritiro annuale sulle colline boscose fuori Francoforte.

Vantaggi e svantaggi di un potenziale matrimonio

A scattare una fotografia su Commerzbank ci ha pensato S&P Global, che ha segnalato di aver individuato dei rischi circa la posizione finanziaria netta dell’istituto tedesco. La solvibilità potrebbe essere messa sotto pressione nel caso in cui Unicredit dovesse riuscire nel suo tentativo di acquisizione.

Per il momento è troppo presto per riuscire a capire se il colosso bancario italiano possa riuscire a salire ulteriormente nell’istituto tedesco. E soprattutto è ancora troppo presto per capire se possa essere portata avanti un’operazione di fusione con HVB, la controllata tedesca di Unicredit.

S&P, in una nota, riconosce che il rating di credito dell’emittente su Commerzbank è più forte dei rating su UniCredit e sulle sue principali sussidiarie. Pertanto, se un’acquisizione andasse avanti, i rating su Commerzbank potrebbero essere sotto pressione.

Onur Genc, CEO di BBVA, ritiene che le banche europee rischiano di restare ancora più indietro rispetto ai rivali globali, se i governi dovessero ostacolare Unicredit nella potenziale acquisizione della Commerzbank. Secondo Onur Genc se l’accordo non si dovesse concretizzare verrebbe persa un’incredibile opportunità di creare una banca europea di dimensioni sufficienti per investire meglio nella tecnologia.

Le autorità di vigilanza bancaria della zona euro auspicano da tempo un maggiore consolidamento bancario per rafforzare gli istituti di credito. Troppo spesso, però, gli accordi sono stati ostacolati da diversi fattori, tra i quali c’è anche l’ostracismo dei politici che preferiscono istituti locali. Anche la scarsa redditività degli istituti di credito ha frenato la conclusione di accordi.

Una fusione tra Sabadell e BBVA, per esempio, creerebbe una banca con oltre 1 trilione di euro di attività totali. BBVA ha affermato che la sua offerta attuale è molto allettante e convincerà gli azionisti di Sabadell, mentre Sabadell si oppone all’offerta e il suo CEO ha affermato che le possibilità che l’accordo vada a buon fine sono molto scarse.

BBVA, la seconda banca spagnola per capitalizzazione di mercato, si aspetta che l’autorità garante della concorrenza dia il via libera in meno di due mesi, una decisione anticipata anche se soggetta ad alcune condizioni, e Genc ha dichiarato mercoledì che l’istituto di credito si aspetta comunque che la fusione venga completata all’inizio dell’anno prossimo.

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