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Uniper guarda al futuro verde con investimenti da miliardi
Nella giornata di martedì 1 agosto l’utility tedesca Uniper ha delineato i piani per abbandonare i combustibili fossili con miliardi di euro in investimenti verdi. Sono stati lasciati alle spalle i guadagni record ottenuti nella prima metà di quest’anno come un’inversione di tendenza dopo il suo piano di salvataggio appena un anno prima. Il nuovo CEO della società, Michael Lewis, ha affermato che Uniper è tornata in carreggiata. L’azienda, un tempo rappresentava il più grande importatore tedesco di gas russo, fuori dalla crisi innescata dalla fine delle consegne dalla russa Gazprom.
Nella giornata di oggi, Uniper ha presentato piani per investire 8 miliardi di euro fino al 2030 contribuendo attivamente alla trasformazione verde. Questo dato rappresenta il triplo degli investimenti annuali medi dell’azienda negli ultimi tre anni.
I piani di investimento di Uniper
La trasformazione pianificata consiste nella decarbonizzazione degli asset di elettricità e gas esistenti di Uniper e nella creazione di nuovi asset. L’amministratore delegato in una conferenza stampa ha affermato che questo consentirà all’azienda impegnata nel settore dell’energia con sede in Germania di creare un sistema che garantisca continuità pur consentendo flessibilità.
Il turnaround di Uniper è stato in gran parte guidato dalla società che ha coperto i suoi impegni di fornitura di gas per gli anni 2023 e 2024 a prezzi più bassi. Queste operazioni avvenivano proprio dopo essere stata costretta a sostituire i volumi russi mancanti a prezzi in aumento sui mercati spot lo scorso anno. Non prevedendo ulteriori perdite finanziarie dall’approvvigionamento di volumi di gas sostitutivo, Uniper ha dichiarato nella giornata di martedì 1 agosto che non sarebbero necessari ulteriori aumenti di capitale da parte dello stato tedesco. La società ha affermato che la sua linea di credito dal prestatore statale KfW è stata ridotta prima del previsto a 11,5 miliardi di euro da 16,5 miliardi di euro.
Nella giornata di martedì, Uniper ha ribadito le sue prospettive per il 2023, che prevedono utili operativi e utili netti in una fascia media di miliardi di euro a una cifra. Tuttavia, ha anche avvertito che questo risultato è stato in gran parte basato su circostanze eccezionali. Le azioni sono aumentate fino al 5% alla notizia dei risultati finali e del piano di investimenti, prima di stabilizzarsi al 2,6% intorno alle 12 italiane.
Il percorso dell’azienda verso l’indipendenza energetica
Alla richiesta degli investitori di una tempistica sull’uscita del governo tedesco, il CFO Jutta Doenges ha chiesto pazienza e ha indicato i termini del piano di salvataggio, che richiede a Berlino di ridurre la sua partecipazione a non più del 25% più un’azione entro la fine del 2028. L’uscita di Berlino potrebbe assumere la forma di una vendita a un investitore o di un processo di IPO, ha detto Doenges ai giornalisti a Duesseldorf.
Il governo tedesco ha accolto con favore la forte performance semestrale di Uniper, che ha visto un utile rettificato al lordo di interessi e tasse di 3,7 miliardi di euro, dopo una perdita di 757 milioni di euro un anno prima. Il governo prevede di presentare un piano di uscita entro la fine di quest’anno. L’amministratore delegato di Uniper, Lewis, ha sostenuto che l’azienda è fiduciosa di realizzare la propria parte di competenza per realizzare quei passi necessari affinchè l’azienda possa tornare sul mercato. In questo senso, il piano di investimenti verdi rappresenta un’opportunità per diversificare il portafoglio dell’utility per proteggerlo dalla volatilità futura.
L’azienda mira a passare dal gas naturale all’idrogeno e al biometano. Sebbene il suo piano per ridurre le emissioni di carbonio si basi anche sulla cattura del carbonio e sull’espansione delle importazioni. La società ha affermato che la nuova strategia di Uniper include anche una crescita mirata nei parchi solari ed eolici, con l’80% della capacità di generazione installata di Uniper a zero emissioni di carbonio entro il 2030. Aggiungendo che terminerà la produzione di energia elettrica a carbone entro il 2029 nella peggiore delle ipotesi raggiungibili. Nell’energia solare ed eolica, Uniper ha più di 1 gigawatt (GW) di progetti garantiti e piani in fase iniziale per altri quattro gigawatt.