News Economia
USA, boom dell’occupazione con 339.000 nuovi posti a maggio
Secondo il rapporto sulla situazione dell’occupazione negli Stati Uniti relativa al mese di maggio 2023, pubblicato venerdì 2 giugno dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, la Divisione delle Statistiche del Lavoro del U.S. Department of Labor (Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti d’America), il dipartimento esecutivo del governo federale del Paese che si occupa delle politiche del lavoro, l’economia statunitense ha aggiunto 339.000 nuove posizioni il mese scorso, superando ancora una volta le aspettative.
Si tratta di un’accelerazione rispetto ai guadagni occupazionali di aprile, che sono stati rivisti al rialzo a 294.000 posti di lavoro, ed è un numero molto più alto rispetto ai 190.000 posti di lavoro previsti dagli economisti. Secondo quanto è stato riportato da CNN News, il noto canale di notizie multinazionale, Preston Caldwell, economista capo degli Stati Uniti presso Morningstar, una società statunitense di servizi finanziari, ha affermato che nel complesso i dati continuano a mostrare un’economia che sicuramente non è in modalità recessiva e forse sta crescendo a un ritmo sano.
Una crescita economica robusta nonostante la disoccupazione
Il rapporto sull’occupazione di maggio negli Stati Uniti ha confermato un’altra serie di dati positivi sul mercato del lavoro. Le offerte di lavoro hanno superato i 10 milioni, le retribuzioni nel settore privato sono aumentate più del previsto e le richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili. L’economia statunitense non ha registrato un mese di perdita di posti di lavoro da dicembre 2020, quando si è verificato un picco delle infezioni da SARS-CoV-2.
La crescita occupazionale è stata diffusa, con settori come quelli dei servizi professionali e commerciali, del governo, della sanità, del turismo e dell’ospitalità in evidenza. Anche i settori della costruzione, del trasporto e della logistica hanno registrato una crescita. Nonostante un calo rispetto agli anni precedenti, la crescita occupazionale del 2023 rimane elevata rispetto al periodo pre-pandemico, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro.
Tuttavia, il sorprendente aumento del tasso di disoccupazione al 3,7% rispetto al 3,4% è stato un elemento inaspettato. Gli economisti, infatti, avevano previsto solo un modesto aumento di un punto percentuale. Questo significativo aumento del tasso di disoccupazione, il più alto da quando è iniziata la pandemia e prima ancora dal novembre 2011, è stato causato dalle persone che hanno perso il lavoro in modo permanente e da coloro che hanno terminato un impiego temporaneo, secondo i dati del rapporto. Nel frattempo, il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto stabile al 62,6% a maggio, mentre il tasso di partecipazione dei lavoratori in età lavorativa, compresi quelli tra i 25 e i 54 anni, è salito all’83,4%, il livello più alto registrato da gennaio 2007.
Questi dati indicano anche che potrebbe essere necessario più tempo per le persone per trovare un lavoro: il numero di persone disoccupate da 15 a 26 settimane è aumentato di 179.000, raggiungendo quota 858.000. Inoltre, la crescita dei salari ha subito un leggero rallentamento, con un aumento medio degli stipendi orari dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 4,3% rispetto all’anno precedente. Questi numeri sono inferiori allo 0,4% e al 4,4% registrati ad aprile. Complessivamente, dunque, il rapporto sull’occupazione presenta un quadro misto, secondo Mark Hamrick, analista economico senior di Bankrate, una società di servizi finanziari al consumo.
Quest’ultimo rapporto sull’occupazione ha aggiunto ulteriori complicazioni al processo decisionale che avverrà al prossimo incontro della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti d’America, che si propone di decidere se alzare i tassi di interesse per l’undicesima volta consecutiva, mettere in pausa o adottare un approccio diverso. Tuttavia, secondo Olu Sonola, responsabile dell’economia regionale degli Stati Uniti presso Fitch Ratings, l’agenzia internazionale di valutazione del credito e rating, nonostante le incertezze, il mercato del lavoro continua a resistere.