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Versamento di petrolio colpisce le spiagge della California
Una delle spiagge più conosciute della California è minacciata da un versamento di petrolio identificato solo dopo diverse ore. Si tratta di Huntington Beach, conosciuta anche come “Surf City” e nota intorno al mondo per essere una delle migliori destinazioni in assoluto per i surfisti. Una reputazione che porta alla città centinaia di milioni di dollari all’anno in turismo, e che ora viene minacciato da un’ombra di circa 3 km: è la macchia di petrolio fuoriuscita inavvertitamente da una grande piattaforma o dal suo sistema di trasporto verso terra. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara, ma la società che gestisce l’impianto di trasporto -Amplify Energy Corp, quotata negli USA- ha immediatamente fermato il trasporto di petrolio.
Gli azionisti della società non hanno preso bene la notizia, con il titolo che in poche ore ha perso addirittura il 43% del suo valore. Dopodiché è stato addirittura fermato il trading sulle azioni di Amplify, che potrebbero aprire ancora più in basso lunedì. Il danno alle azioni è evidente, mentre il danno sull’ambiente non è ancora chiaro. Bisognerà attendere l’effetto delle correnti, ma secondo le prime proiezioni ci sarà un approdo della massa di petrolio versata sulle spiagge di Huntington già nelle prossime 48 ore. Secondo i primi intervenuti sul posto, il malfunzionamento ha riguardato una parte del sistema di smaltimento che dovrebbe trasportare le acque reflue usate per l’estrazione del petrolio verso la terraferma.
La Guardia Costiera indaga sul fatto
La Guardia Costiera è rapidamente arrivata sul luogo del versamento di petrolio, ma i risultati delle indagini sono ancora pochi. Per questo nel frattempo si stanno prendendo tutte le misure per garantire la sicurezza dell’ecosistema circostante. Il dipartimento della pesca californiano ha già iniziato a valutare l’impatto sulla biodiversità marina, per cui nel corso dei prossimi giorni dovrebbe essere chiaro il potenziale impatto a medio-lungo termine di quanto è accaduto. L’area di Huntington Beach è tristemente nota per essere stata il luogo di un altro versamento di petrolio, nel 2021, passato alla storia per essere il peggior versamento di petrolio in California in oltre trent’anni.
Di recente la California ha visto la chiusura completa delle attività onshore da parte delle grandi società energetiche statunitensi, ma rimane un mercato chiave per quanto riguarda l’estrazione offshore. La costa ovest degli Stati Uniti ospita attualmente 26 piattaforme petrolifere, tutte quante situate in California. Lo Stato del Sole ha cercato di affrancarsi sempre di più da questa presenza e di imporsi come leader della sostenibilità negli States, ma gli eventi di oggi ricordano quanto ancora sia un tassello fondamentale nel puzzle del petrolio americano. Ad appena 24 km da Huntington Beach si trovano raffinerie molto grandi operate da Marathon Petroleum, Phillips 66 e Valero Energy.
Si riapre il dibattito sui versamenti negli USA
Gli avvenimenti di oggi non sono affatto isolati, anzi vanno a intersecarsi con un dialogo già molto serrato sui versamenti accidentali di petrolio e soprattutto di gas naturale negli Stati Uniti. Lo scorso ottobre, un agricoltore dell’Idaho stava lavorando nei suoi campi quando all’improvviso ha colpito un gasdotto, liberando 51 milioni di metri cubi di CO2 nell’atmosfera. Ed è un avvenimento che occorre regolarmente nei quasi 5 milioni di chilometri sui quali si estende la rete di gasdotti statunitensi, al punto che ogni anno la quantità di emissioni immessa nell’atmosfera da questi incidenti è pari a 4 centrali a carbone di medie dimensioni. Il dibattito riguarda il fatto che gli Stati Uniti non conteggiano questi eventi all’interno delle proprie emissioni inquinanti, di fatto disincentivando le amministrazioni pubbliche e private ad aumentare i livelli di prevenzione.