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Vietnam, nuovo decreto estende i termini di pagamento dei bond
Il Vietnam ha recentemente pubblicato un nuovo decreto in materia di obbligazioni societarie, che prevede una serie di modifiche alle regole precedenti. In particolare, il decreto consente ai soggetti emittenti di estendere i pagamenti di un massimo di due anni, previo consenso dei titolari delle obbligazioni. In caso contrario, gli emittenti dovranno negoziare per garantire il rispetto dei propri diritti o tornare al piano originale di pagamento.
Il decreto, in vigore dal 6 marzo 2023, abroga anche una precedente disposizione che impediva agli emittenti di modificare i termini di un’obbligazione emessa. Questo significa che gli emittenti possono ora negoziare con i titolari di obbligazioni per effettuare i pagamenti con altri asset, qualora non siano in grado di rimborsare le obbligazioni entro il termine previsto.
La modifica delle politiche è stata introdotta dopo che molte società hanno cominciato a utilizzare le obbligazioni per raccogliere liquidità negli ultimi anni e molte di esse si trovano ora sotto forte pressione di pagamento quest’anno.
Ulteriori disposizioni del nuovo decreto vietnamita
Il nuovo decreto del Vietnam consente agli emittenti di estendere i pagamenti di un massimo di due anni, di negoziare per effettuare i pagamenti con altri beni e di avere più tempo per cercare potenziali investitori.
Il governo vietnamita, oltre ad estendere i termini di pagamento, ha infatti rimosso la richiesta che gli investitori individuali di obbligazioni abbiano un portafoglio di azioni di minimo 2 miliardi di dong (84.370 dollari) per almeno 180 giorni. La nuova normativa apre quindi la possibilità a un maggior numero di investitori di accedere alle obbligazioni emesse dalle società. Il decreto ha anche eliminato una precedente regola che obbligava gli emittenti di obbligazioni a distribuirle entro 30 giorni dalla loro emissione. Questo cambiamento consente agli emittenti di avere più tempo per cercare potenziali investitori.
Nel 2020 le aziende hanno emesso obbligazioni per un valore di 462 trilioni di dong, e nel 2021 per 658 trilioni, secondo la Vietnam Bond Market Association (VBMA). Tuttavia, gli arresti di alto profilo legati all’emissione di obbligazioni dell’anno scorso hanno scoraggiato le società dall’affidarsi a questo strumento. Di conseguenza nel 2021 il valore delle obbligazioni societarie emesse è sceso del 61% a 255 trilioni di dong. A gennaio di quest’anno è stata effettuata solo una emissione di successo del valore di 110 miliardi.
Le società si trovano ora di fronte a una forte pressione di pagamento, in quanto molte obbligazioni scadono nel secondo e terzo trimestre dell’anno. Secondo la società di intermediazione VNDirect, l’importo dei pagamenti previsti quest’anno dovrebbe raggiungere i 273 trilioni di dong.
Il mercato immobiliare chiede un ritardo dei pagamenti
Molte aziende vietnamite, soprattutto sviluppatori immobiliari, stanno negoziando con gli investitori per estendere i pagamenti o scambiare i bond con altri asset, mentre gli investitori stanno vendendo i bond in contanti con uno sconto del 14-17%.
Il mercato immobiliare vietnamita sta, infatti, vivendo un momento difficile in quanto almeno 10 promotori immobiliari stanno cercando di ritardare il pagamento degli interessi o il rimborso dei loro bond. Secondo i dati della Borsa di Hanoi, non sono in grado di organizzare il pagamento e di conseguenza stanno negoziando con i detentori dei bond per prolungarne i termini.
La più recente richiesta di dilazione era arrivata da Dat Xanh Group venerdì scorso, che aveva dichiarato di non essere in grado di pagare un totale di interessi pari a 3 miliardi di dong agli investitori, non rispettando il termine di pagamento per due volte di fila. La società ha proposto di pagare gli interessi trimestralmente invece di mensilmente. Altre aziende, come Novaland, stanno chiedendo ai titolari dei bond di posticipare il pagamento e di scambiarli con altri asset oppure con una quota in progetti che stanno sviluppando.
FiinRatings, un’agenzia di rating del credito locale, ha dichiarato che la maggior parte delle aziende in ritardo con il rimborso dei bond ha visto un calo dei ricavi. Il direttore dell’agenzia, Le Hong Khang, ha affermato che i promotori immobiliari dovranno cercare di negoziare con gli investitori e questo rappresenterà un’importante sfida.
Tale situazione complicata è la conseguenza del fatto che molte aziende hanno emesso troppi bond nel corso degli ultimi anni e questo sta ora avendo un impatto sul mercato finanziario, abbassando la fiducia degli investitori nel settore immobiliare. Il mercato dei bond immobiliari costituisce la metà del totale dei bond aziendali in scadenza quest’anno e il prossimo anno, il che rappresenta una grande pressione per i promotori immobiliari che cercano di far fronte a questo debito.