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Wall Street precipita dopo il downgrade del rating degli USA

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Nella giornata di mercoledì, i mercati di Wall Street hanno segnato una battuta d’arresto in seguito all’azione della nota agenzia di rating Fitch, che ha declassato il rating del debito governativo degli Stati Uniti. Questo ha scatenato una certa incertezza negli investimenti in asset rischiosi sia a livello nazionale che internazionale.,

Fitch ha abbassato il rating degli Stati Uniti da AAA a AA+, motivando questa decisione con il prospettato peggioramento della situazione fiscale nei prossimi tre anni e il crescente livello del debito governativo. Questa è la seconda agenzia importante a declassare il paese, seguendo l’azione intrapresa da Standard & Poor’s nel 2011, quando fu privato del prestigioso grado AAA.

Nonostante ciò, alcuni dei principali intermediari finanziari hanno espresso il parere che questo declassamento avrà probabilmente un impatto limitato sui mercati finanziari statunitensi a lungo termine. Essi hanno sottolineato che l’economia attuale è più robusta rispetto al periodo del precedente declassamento nel 2011.

Fitch parla di un peggioramento della situazione fiscale nei prossimi tre anni.

Le ragioni del declassamento

Fitch aveva sollevato l’ipotesi di un possibile declassamento a maggio, in seguito alle negoziazioni sul tetto del debito degli Stati Uniti, e aveva mantenuto questa posizione anche a giugno, nonostante la crisi fosse stata risolta. L’agenzia aveva programmato di completare la revisione entro il terzo trimestre dell’anno in corso.

Dopo l’annuncio, il valore del dollaro è sceso rispetto a diverse valute, mentre i futures delle azioni hanno registrato un lieve calo e i futures del Tesoro sono aumentati. Tuttavia, molti investitori e analisti ritengono che l’impatto del declassamento sarà contenuto.

Da parte sua, la risoluzione della crisi del tetto del debito statunitense era avvenuta due mesi prima, quando Joe Biden e la Camera dei Rappresentanti, controllata dai repubblicani, avevano raggiunto un accordo sul limite di indebitamento, prorogandolo fino a gennaio 2025, dopo lunghi mesi di tensioni politiche.

Fitch ha giustificato la decisione di declassare il rating degli Stati Uniti sottolineando il costante deterioramento degli standard di governance, soprattutto riguardo alle questioni fiscali e del debito, nonostante l’accordo bipartisan di giugno. Le ripetute dispute politiche sul tetto del debito e le risoluzioni dell’ultimo minuto hanno eroso la fiducia nella gestione fiscale del paese, ha affermato l’agenzia di rating.

Fitch parlava di un ipotetico declassamento da maggio di quest’anno.

La risposta degli Stati Uniti

Janet Yellen, la segretaria del tesoro degli Stati Uniti, ha manifestato un forte dissenso riguardo alla decisione presa da Fitch.

Nella sua dichiarazione, ha sottolineato con fermezza che i titoli del Tesoro degli Stati Uniti mantengono la posizione di asset sicuri e liquidi e di riferimento a livello mondiale, sottendendo la solidità fondamentale dell’economia americana. La tempistica e la motivazione alla base del declassamento hanno sorpreso molti economisti.

Larry Summers, ex Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, ha criticato aspramente la decisione di Fitch, definendola “bizzarra e incompetente”, soprattutto alla luce del fatto che l’economia statunitense sembra più robusta del previsto.

Mohamed El-Erian, capo consulente economico della società finanziaria Allianz, ha definito l’annuncio di Fitch “una mossa strana”. Ha inoltre previsto che l’impatto sull’economia e sui mercati statunitensi sarà temporaneo e non duraturo. Questo punto di vista è stato condiviso sulla piattaforma di social media Threads.

Fitch ha anche previsto che gli Stati Uniti entreranno in una leggera recessione entro la fine dell’anno. Tuttavia, l’economista premio Nobel Paul Krugman ha sottolineato che la notizia economica più significativa dell’anno in corso, è stata il notevole successo degli Stati Uniti nel ridurre l’inflazione senza dover affrontare una recessione.

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