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Warren Buffett riduce ancora la sua partecipazione in Bank of America

Warren Buffett continua a ridurre la propria partecipazione in Bank of America, monetizzando un investimento iniziato nel 2011.

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Warren Buffett continua a disfarsi della sua quota in Bank of America. Berkshire Hathaway ha, infatti, ceduto azioni per un valore complessivo di 845 milioni di dollari. L’operazione si desume dai documenti normativi che sono stati depositati nel corso della giornata di venerdì.

A partire dal mese di luglio la holding guidata da Warren Buffett è arrivata a cedere azioni per un ammontare complessivo pari a 6 miliardi di dollari: tra il 28 ed il 30 agosto sono state cedute complessivamente 21,1 milioni di azioni.

Il miliardario statunitense ha iniziato ad investire in Bank of America a partire dal 2011, quando Berkshire Hathaway aveva acquistato 5 miliardi di dollari di azioni privilegiate. Con quell’operazione è stata resa pubblica la fiducia di Warren Buffett nella capacità di Brian Moynihan, Ceo di Bank of America, di riportare la banca in salute dopo la crisi finanziaria che aveva attraversato nel 2008.

Nel corso del mese di aprile 2023, Buffett aveva ammesso che Moynihan gli piaceva e che, almeno in quel periodo, non aveva intenzione di cedere delle azioni della banca.

Da inizio anno le azioni BofA hanno guadagnato il 21% rispetto ad un guadagno del 22,6% dell’indice S&P 500 Banks.

Warren Buffett, gli investimenti effettuati ad agosto

Nel corso del mese di agosto Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha acquistato quote Ulta Beauty, una catena di negozi di cosmetici, e di Heico, un produttore di componenti per aeromobili. Nel corso del secondo trimestre, inoltre, ha sostanzialmente dimezzato la partecipazione in Apple. 

Al 30 giugno Berkshire Hathaway possedeva circa 690.000 azioni Ulta Beauty per un valore di 266,3 milioni di dollari e 1,04 milioni di azioni Heico per un valore di 185,4 milioni di dollari.

Le azioni di Ulta Beauty sono salite del 14% e quelle di Heico sono aumentate del 3% nelle contrattazioni after-hours, a dimostrazione della convinzione che le aziende abbiano ottenuto il consenso di Berkshire e forse anche di Buffett.

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