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World Bank: $7 miliardi all’Egitto e critiche alla Cina
La World Bank ha approvato un nuovo quadro di partenariato per l’Egitto per gli anni finanziari 2023-2027, che prevede un finanziamento di 7 miliardi di dollari per sostenere gli sforzi del Paese per lo sviluppo verde e inclusivo, secondo quanto riportato dalla stessa banca mercoledì 22 marzo.
Nella stessa giornata, in un evento organizzato dal Consiglio per le Relazioni Estere (Council on Foreign Relations, CFR), l’istituzione internazionale ha fatto un appello alla Cina per essere più attiva nelle discussioni sulle ristrutturazioni del debito dei Paesi in via di sviluppo.
La Banca Mondiale, infatti, è un’organizzazione finanziaria globale che fornisce prestiti e sovvenzioni ai governi dei Paesi a basso e medio reddito, al fine di supportare progetti di sviluppo economico. I finanziamenti della World Bank vengono utilizzati per sostenere iniziative di capitale e migliorare l’infrastruttura, la salute, l’istruzione, l’energia e altri settori cruciali nei suddetti Paesi.
7 miliardi di dollari per la transizione dell’Egitto verso l’energia rinnovabile
La World Bank ha approvato un nuovo quadro di partenariato nazionale (Country Partnership Framework, CPF) per l’Egitto per gli anni finanziari 2023-2027, intendendo fornire al Paese fondi per 7 miliardi di dollari. Tale quadro prevede 1 miliardo di dollari all’anno dall’International Bank for Reconstruction and Development (IBRD) e circa 2 miliardi durante l’intero periodo del quadro dall’International Finance Corporation (IFC). Il programma mira a sostenere gli sforzi dell’Egitto per lo sviluppo verde e inclusivo.
Secondo la dichiarazione della World Bank, l’obiettivo di tale iniziativa è quello di aiutare l’Egitto a trasformare la sua economia e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Tra gli obiettivi del programma, infatti, ci sono la promozione della crescita economica, la creazione di posti di lavoro, l’aumento dell’accesso ai servizi sociali e l’accelerazione della transizione del Paese verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Il quadro è in linea con i due piani di sviluppo e cambiamento climatico del governo egiziano per il 2030 e il 2050, ha dichiarato l’istituto di credito con sede a Washington.
La Banca Mondiale ha anche evidenziato che l’Egitto si trova in una posizione unica per diventare un leader nel settore dell’energia verde, vista la sua posizione geografica favorevole e le sue risorse rinnovabili, per cui prevede di sostenere l’Egitto nella sua transizione verso l’energia rinnovabile e di lavorare con il governo per promuovere la trasformazione della sua economia.
Il governo egiziano ha accolto con favore la decisione della World Bank e ha espresso la sua gratitudine per il sostegno fornito. Il ministro del Piano e dello Sviluppo economico ha dichiarato che il quadro di partenariato aiuterà l’Egitto a realizzare le sue ambizioni di sviluppo sostenibile e ad affrontare le sfide economiche derivanti dalla pandemia e dalla guerra della Russia in Ucraina.
Negli ultimi anni, infatti, la sterlina egiziana è stata svalutata tre volte e ha perso circa il 50% del suo valore rispetto al dollaro USA, mentre l’inflazione è aumentata vertiginosamente. La sterlina è la valuta con le peggiori performance a livello globale quest’anno. L’inflazione è aumentata di circa il 32% su base annua, principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, e si prevede che aumenterà ulteriormente.
La World Bank cerca accordo con la Cina per ristrutturare il debito dei Paesi poveri
D’altro canto, al fine di fornire finanziamenti e sostegno ai Paesi in via di sviluppo, il presidente della Banca Mondiale, David Malpass, ha fatto un appello alla Cina per essere più attiva nelle discussioni sulle ristrutturazioni del debito di questi Paesi.
Nell’evento organizzato dal CFR, Malpass ha criticato la Cina, uno dei maggiori creditori dei Paesi poveri, per aver incluso clausole di non divulgazione che rendono difficile valutare i contratti di prestito. La Cina è diventata uno dei maggiori creditori del mondo per i Paesi in via di sviluppo, ma non è abituata a lavorare con altre istituzioni per la ristrutturazione del debito, ha aggiunto.
La richiesta di Malpass arriva in un momento in cui le trattative sul debito di molti Paesi vulnerabili, come lo Zambia, sono in stallo. Il principale punto di disaccordo per molte discussioni riguarda la questione se i prestiti da parte di istituzioni multilaterali come la Banca Mondiale possano essere ristrutturati o meno.
Malpass ha sottolineato che, sebbene sia necessaria una maggiore partecipazione della Cina nelle ristrutturazioni del debito, anche i creditori del settore privato sono un fattore determinante. Malpass ha poi affermato che deve esserci un processo di ristrutturazione o riorganizzazione per consentire ai Paesi di raggiungere una posizione sostenibile nella loro struttura di debito.
Le dichiarazioni di Malpass arrivano mentre Ajay Banga, il candidato del presidente americano Joe Biden per sostituirlo alla guida della Banca Mondiale, si prepara a incontrare il ministro delle Finanze cinese, i leader della Banca Popolare Cinese e il presidente della Banca Asiatica per gli Investimenti nelle Infrastrutture.