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World Bank: bilancio “spinto” per affrontare crisi globali

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Ajay Banga, il presidente della Banca Mondiale (World Bank, WB), un’istituzione finanziaria internazionale che fornisce prestiti e sovvenzioni ai governi dei Paesi a basso e medio reddito allo scopo di perseguire progetti di capitale, ha dichiarato mercoledì 14 giugno in un’intervista esclusiva all’agenzia di stampa britannica Reuters di voler “spingere” con forza il bilancio dell’istituto di credito al fine di combattere i cambiamenti climatici e affrontare altre crisi. Tuttavia, ciò potrebbe portare solo a un incremento di prestiti annuali nell’ordine delle decine di miliardi di dollari, non nell’ordine delle centinaia di miliardi sperate da alcuni.

Il presidente della Banca Mondiale si impegna a “spingere” il bilancio per affrontare le crisi globali e combattere il cambiamento climatico

Aumento dei prestiti, ma proteggendo il rating

Banga ha affermato che nei prossimi mesi introdurrà una serie di misure per ampliare la missione tradizionale della Banca Mondiale, che si concentra sulla lotta alla povertà, e far sì che affronti le sfide globali attuali, come i cambiamenti climatici, le pandemie e altre emergenze, aumentando di conseguenza la sua capacità finanziaria.

Per quanto riguarda l’uso della leva finanziaria, il presidente ha dichiarato che intende “spingere al massimo”, ma senza mettere a rischio il rating di primo livello “AAA dell’istituto di credito, che rappresenta la sua capacità di contrarre prestiti e concedere finanziamenti a tassi molto bassi.

Nell’intervista svoltasi durante il suo primo viaggio all’estero in Giamaica e Perù, Banga ha dichiarato che nella sua opinione, se si sommano tutte le idee proposte, l’incremento annuale dei prestiti si aggirerebbe attorno alle decine di miliardi di dollari, non nelle centinaia di miliardi, come sperato da alcuni. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di agire con cautela e sensibilità, facendo tutto il possibile per affrontare tali sfide.

Le sue affermazioni gettano una dose di realismo sull’ottimismo di alcuni attori nel settore dello sviluppo, che ritengono che attraverso l’ingegneria finanziaria dei bilanci delle banche multilaterali sia possibile raggiungere un aumento significativo dei prestiti per finanziare la transizione verso l’energia pulita, necessaria in misura di trilioni di dollari ogni anno, secondo questo è stato stimato dagli esperti.

Nel corso dello scorso anno, il gruppo della Banca Mondiale ha assunto impegni di prestito per un totale di 104 miliardi di dollari.

Banga, ex amministratore delegato di MasterCard, la seconda più grande società di elaborazione dei pagamenti al mondo, è al momento al centro dell’attenzione dei ministri delle Finanze di molti Paesi e delle organizzazioni non profit, che cercano il suo aiuto per canalizzare ingenti capitali privati verso i Paesi in via di sviluppo al fine di ridurre le emissioni di carbonio e finanziare investimenti che promuovano la creazione di posti di lavoro e rendano le economie più resilienti.

In particolare, la segretaria del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, ha incoraggiato Banga ad ottenere il massimo dal bilancio della Banca Mondiale quando ha assunto l’incarico il 2 giugno.

Le varie possibilità

Il presidente Banga ha rivelato che l’istituto finanziario sta attualmente discutendo con gli azionisti l’opzione di utilizzare un cosiddetto “capitale ibrido” o debito subordinato, che permetterebbe un maggiore utilizzo della leva finanziaria, in quanto parte di esso verrebbe trattato come patrimonio netto. Questa tecnica, utilizzata da decenni nel settore bancario, potrebbe consentire di ampliare l’impatto delle risorse della Banca Mondiale.

Alcuni economisti hanno suggerito che i diritti speciali di prelievo (Special Drawing Rights, SDR) del Fondo Monetario Internazionale (International Monetary Fund), ovvero riserve monetarie detenute dai Paesi ricchi, potrebbero essere utilizzati come capitale per sostenere nuove emissioni di obbligazioni per centinaia di miliardi di dollari. Tuttavia, Banga ha considerato questa idea per lo più impraticabile, sostenendo che l’offerta di prestiti a lungo termine basati su attività liquide delle banche centrali potrebbe creare una pericolosa discrepanza tra attività e passività.

La missione della Banca Mondiale, che si occupa principalmente di combattere la povertà, sarà ampliata per affrontare anche le crisi globali attuali, tra cui il cambiamento climatico

Un’altra opzione, suggerita in un rapporto sulla sufficienza patrimoniale delle banche multilaterali di sviluppo del Gruppo dei 20 (G20), il forum intergovernativo composto da 19 Paesi e dall’Unione Europea, che lavora per affrontare le principali questioni relative all’economia globale, come la stabilità finanziaria internazionale, la mitigazione dei cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile, è l’uso del “capitale richiamabile”, ovvero fondi promessi ma non versati dai Paesi ricchi che possono essere richiamati per coprire le perdite della Banca Mondiale.

Tuttavia, secondo Banga, sviluppare questa soluzione richiederà più tempo, in quanto non tutte le agenzie di rating consentono l’utilizzo del capitale richiamabile per incrementare i prestiti, e alcuni Paesi potrebbero dover apportare modifiche alle leggi che regolano la loro partecipazione alla Banca Mondiale.

Il presidente della World Bank ha espresso la speranza di poter fornire dettagli sulle misure che la banca potrebbe adottare in questo ambito in occasione dell’incontro annuale previsto per ottobre.

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