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Lo yen crolla affossato dalle parole del vice governatore della BoJ

Ad affossare lo yen, questa volta, sono le parole del vice governatore della Banca del Giappone, che delinea il futuro dei tagli dei tassi d’interesse.

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Lo yen crolla drasticamente a seguito delle parole di Shinichi Uchida, vicegovernatore della Banca del Giappone, che ha anticipato che non verranno aumentati i tassi di interesse nel momento in cui i mercati sono instabili. Arrivando, sostanzialmente, a minimizzare la possibilità di un aumento dei costi dei prestiti, almeno nel breve termine.

Le parole Shinichi Uchida sono sostanzialmente in contrasto con quelle più aggressive rilasciate la scorsa settimana da Kazuo Ueda, governatore della Banca del Giappone, quando i tassi di interesse erano stati aumentati inaspettatamente.

Yen, perché sta crollando

Quali sono i motivi dietro al crollo dello yen? La valuta giapponese ha perso terreno dopo che Uchida ha spiegato che l’intensa volatilità registrata dal mercato la scorsa settimana potrebbe modificare la strada intrapresa per aumentare i tassi d’interesse. Ma solo se questa decisione andasse ad incidere sulle proiezioni economiche e sui prezzi. E, soprattutto, se una mossa del genere dovesse andare ad impattare direttamente sulla possibilità di centrare l’obiettivo del 2% dell’inflazione.

Uchida ha poi spiegato che, almeno in questo momento, si sta assistendo ad una forte volatilità nei mercati finanziari internazionali. Questo è il motivo per il quale sarebbe necessario mantenere gli attuali livelli di allentamento monetario. Secondo Uchida starebbero emergendo dei fattori che impongono una maggiore cautela nell’aumentare i tassi di interesse. Il banchiere è considerato una delle menti che hanno elaborato la politica monetaria della BoJ.

Le dichiarazioni sono giunte dopo che Ueda – proprio la scorsa settimana – ha affermato che ulteriori aumenti dei tassi sarebbero imminenti. Affermazioni che, secondo alcuni trader, sarebbero responsabili di un’enorme riduzione delle operazioni di carry trade sullo yen.

Hiroshi Kawata, economista senior presso Mizuho Research & Technologies, ritiene che i commenti accomodanti di Uchida abbiano bilanciato il tono aggressivo della scorsa settimana del governatore. Secondo Kawata la volatilità del mercato, in questo momento, è così elevata che non si attenuerà presto. La situazione costituisce un ostacolo molto più alto per un aumento dei tassi a ottobre.

Uchida ritiene che il recente rafforzamento delle yen avrebbe potuto influenzare la politica monetaria della BoJ, perché avrebbe determinato una pressione al rialzo sui prezzi delle importazioni spingendo l’inflazione verso l’alto. La volatilità del mercato azionario influenzerebbe anche le decisioni aziendali, andando ad impattare sull’attività aziendale e sui consumi.

Il futuro dello Yen è condizionato dalle prospettive Usa

Ricordiamo che la scorsa settimana la BoJ ha alzato i tassi di interesse, portandoli ad un livello mai visto nel corso degli ultimi 15 anni. È stato, inoltre, svelato un piano che prevede un rallentamento degli acquisti di obbligazioni, andando a completare, in questo modo, un ulteriore passo verso l’eliminazione di una serie di stimoli che duravano da decenni. 

Il governatore Ueda ha affermato che la BOJ continuerà ad aumentare i tassi se l’economia e i prezzi si muoveranno in linea con le sue previsioni, il che suggerisce la possibilità di aumenti costanti nei prossimi anni.

Le dichiarazioni aggressive insieme ai deboli dati sul lavoro negli Stati Uniti, che hanno alimentato i timori di recessione nella più grande economia mondiale, hanno contribuito a un crollo del mercato globale che ha fatto impennare lo yen e precipitare la media del Nikkei giapponese lunedì.

Da allora i mercati hanno subito oscillazioni, in parte perché gli operatori hanno rivalutato i tempi e il ritmo dei futuri aumenti dei tassi della BOJ.

Pur sottolineando la necessità di mantenere una politica monetaria accomodante per il momento, Uchida ha affermato che è probabile che l’economia giapponese continui a riprendersi, mentre gli Stati Uniti dovrebbero ottenere un atterraggio morbido. Uchida ha anche affermato di non avere in mente un limite preciso entro il quale la BOJ potrebbe eventualmente aumentare i tassi di interesse.

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