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Alibaba non vuole restare indietro sull’AI: società pronta a lanciare nuovi servizi su cloud e data center

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Alibaba sarà il prossimo gigante tech a entrare nella lotta élitaria per la supremazia nel mondo dell’AI e dell’intelligenza artificiale generativa. Per il momento questa è stata un competizione interna alle grandi aziende di Big Tech, anche grazie al fatto che gli Stati Uniti hanno vietato l’export di semiconduttori avanzati per l’AI verso la Cina. Con la tecnologia cinese che sta facendo passi da gigante per avvicinarsi agli standard americani, però, presto aziende come Tencent, Baidu e Alibaba potrebbero realmente competere con servizi come ChatGPT e Google Gemini.

Selina Yuan, la presidente della divisione di Alibaba legata ai data center e ai servizi in cloud, ha annunciato un piano d’investimenti importante per accorciare la distanza tra il colosso cinese e i suoi concorrenti statunitensi. Parallelamente l’azienda ha anche annunciato di voler iniziare a offrire i servizi di cloud computing in Messico e di aver messo in cantiere tre nuovi data center in Malesia, Thailandia e Corea del Sud. Per quanto Alibaba rimanga significativamente meno grande di questi colossi americani nel settore del cloud, è una delle poche aziende cinesi che mantengono una salda presenza nel settore a livello internazionale.

Le imprese cinesi possono importare solo chip per l’AI americani di vecchia generazione

Nuova rincorsa di Alibaba nell’AI

La divisione di cloud computing di Alibaba aveva sognato di lanciare una IPO nei mesi scorsi, operazione che poi non ha potuto andare a buon fine per una serie di problemi regolamentari. L’azienda ha visto un cambiamento drastico del management e da quel momento ha cambiato totalmente i suoi piani di crescita per i prossimi anni. Per le grandi aziende cinesi nel settore del tech, avere un’alternativa a servizi americani come Amazon Web Services e Google Cloud è importante per evitare conflitti sulla conservazione dei dati e sulle questioni di “sicurezza nazionale” con cui i governi di Cina e USA continuano a giustificare il crescente protezionismo anche sui servizi digitali.

Al momento Alibaba non ha voluto divulgare informazioni legate a quali chip verranno utilizzati per costruire i primi data center dotati di intelligenza artificiale. In ogni caso sembra molto probabile che l’azienda si rivolgerà a Huawei, che per ora pare essere l’unica impresa cinese ad avere una proposta concreta per questo tipo di semiconduttori. Con una quota di mercato del 39% in Cina, Alibaba non può permettersi di rimanere indietro alle grandi società americane: il management vorrebbe vedere la divisione di cloud computing crescere almeno del 10% nel 2024, ma senza un’offerta credibile nel mondo dell’AI si rischia di vedere addirittura una crescita negativa.

La tecnologia dei chip è essenziale per essere competitivi nel settore

Nel mercato cinese ancora nessun top player

Attualmente le aziende che si danno battaglia nel mondo dell’AI generativa in Cina sono tre: Tencent e Baidu, che offrono dei loro servizi basati su questa tecnologia, e Alibaba che invece offre questo servizio a imprese di terze parti attraverso i suoi data center -come Amazon negli Stati Uniti-. La speranza per il mercato cinese è che prevalga un mercato in cui le funzionalità di AI sono legate direttamente ai dispositivi degli utenti, come avviene con i nuovi portatili Copilot+ di Microsoft, perché in questo caso la componentistica necessaria diventa molto più semplice da progettare. Invece, per quanto riguarda i chip per i grandi data center, attualmente Nvidia e AMD hanno un vantaggio competitivo molto grande che le società cinesi non sono ancora vicine a colmare.

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