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Amazon e Mercado Libre rischiano in Messico | Parla antitrust
L’autorità antitrust del Messico, Cofece, ha diffuso una nota secondo la quale il dominio di Amazon e Mercado Libre per quanto riguarda le vendite online potrebbe essere di ostacolo alla competizione. I due giganti del commercio online insieme varrebbero, sempre secondo quanto riportato da Cofece, l’85% delle vendite online. Si tratta di un report militare, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e che parla di sfida insormontabile per qualunque azienda voglia entrare nel mercato.
Si parla anche di situazione, in aggiunta, che renderebbe impossibile o quasi per i player più piccoli conquistare fette più consistenti di mercato. Non è la prima volta che Amazon e Mercado Libre finiscono sotto la lente di regolatori nei mercati nei quali operano. Il report preliminare è inoltre accompagnato dalla richiesta al governo di implementazione di misure di carattere correttivo alla situazione entro sei mesi. Mancano per il momento risposte tanto da parte di Amazon quanto del governo, mentre Mercado libre ha comunicato che è in fase di analisi del comunicato e che offrirà qualunque tipo di collaborazione.
Problemi per i due giganti degli e-commerce
Il dominio assoluto e totale di Amazon e Mercado Libre in Messico sarà fonte di problemi per le due aziende. Cofece ha infatti invitato il governo a intervenire in maniera tempestiva, entro 6 mesi, affinché vengano applicate delle misure correttive, senza però che vengano specificate le modalità operative con le quali si dovrà operare. Di che misure correttive si tratta? Dovranno essere misure atte a ridurre il market share combinato di queste due aziende, che vale da solo l’85% del mercato in Messico per quanto riguarda le vendite online e che rende pressoché impossibile, almeno secondo i ragionamenti dell’authority antitrust di Città del Messico, l’ingresso di nuovi player o l’espansione degli altri già esistenti.
Per questi sarebbero infatti necessari investimenti che con quote di mercato così ridotte sono di fatto impossibili, senza meglio precisare però cosa impedisca nei fatti e nell’operatività agli altri gruppi di competere e su quali nicchie.
Amazon ha già affrontato cause simili altrove, e Mercado Libre con ogni probabilità inizierà ad affrontarle data la sua prevalenza in diversi dei mercati in cui opera. Mercado Libre stessa si è detta pronta a collaborare con le autorità alla ricerca di una soluzione, per quanto ciò che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in Messico sia ancora oggetto di analisi.
Non ci saranno però multe, dato che non si tratta di un’indagine per abuso di posizione dominante, cosa che farà tirare un sospiro di sollievo tanto alle due aziende quanto agli azionisti. Esclusa dunque, almeno per il momento, la possibilità che ci siano ripercussioni di questo tipo.
Che tipo di misure ci si potrà aspettare?
Non è chiaro se ci sia intenzione di imporre misure draconiane come la divisione dei diversi rami di business, ipotesi che per il momento rimane assai remota. E non è chiaro se, nel caso di Mercado Libre, si guarderà anche ai servizi para-finanziari che l’azienda offre e che sono almeno in parte in bundle con la sua offerta di vendite online.
La palla ora passerà al governo messicano, che deciderà se implementare o meno certe misure, che dovranno ottenere come risultato una riduzione della dominance di questi due attori sul mercato messicano. Dominance che dall’85% non è chiaro a che livello vorrà essere portata.
Tutto questo in attesa di una risposta da parte del colosso fondato da Jeff Bezos, che per il momento manca e che contribuirà a rendere la situazione più chiara. Situazione che però, almeno per il momento, non sembrerebbe essere granché preoccupante. Amazon apre in recupero rispetto a ieri, così come ha fatto anche Mercado Libre.