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Amazon recupera terreno sull’AI e batte le attese nei dati trimestrali, ma il titolo non decolla in Borsa

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Amazon pubblicato martedì sera, alla chiusura dei mercati, i suoi dati relativi al primo trimestre dell’anno. La società è riuscita a battere le attese degli analisti, anche se questo non è bastato a dare slancio al titolo: nelle prime ore dopo la riunione con gli azionisti, il titolo segna un rialzo inferiore al 2% rispetto alla chiusura del giorno precedente. Dopo il balzo in avanti di Google, che ha persino annunciato il primo dividendo della propria storia, Big Tech si sta dimostrando ancora in splendida forma in questa apertura del 2024. Le vendite di Amazon sono aumentate del 13%, chiudendo a $143,3 miliardi contro una previsione di $142,5 miliardi, ma ciò che ha realmente sorpreso è stato l’utile netto: ben $10,4 miliardi, oltre il triplo rispetto a quello che la società aveva ottenuto alla fine del quarto trimestre del 2023.

La società di Seattle può festeggiare un trimestre con crescita sopra le attese per tutte le sue unità di business, dall’e-commerce fino al cloud. Particolarmente interessante notare come Amazon abbia riscontrato una crescita del 24% nei ricavi legati alla pubblicità, dimostrando che le inserzioni all’interno dell’e-commerce sono effettivamente una linea estremamente profittevole su cui investire. Per quanto riguarda le previsioni di crescita nei trimestri futuri, però, il management ha abbassato leggermente le sue stime legate al fatturato del Q2 2024 e prevede anche una spesa in conto capitale più alta delle attese.

I costi per le spedizioni sono aumentati del 10% arrivando a $21,8 miliardi

Chiave la componente AI

Per una volta, i risultati di Amazon non hanno visto al centro dell’attenzione la parte di e-commerce ma quella di cloud computing. Amazon Web Services era rimasta indietro a Microsoft e Google nello sviluppo di soluzioni per i clienti che vogliono implementare grandi modelli di intelligenza artificiale, essendo al momento l’unico di questi tre colossi tech a non avere ancora implementato dei propri microchip o a non avere un AI chatbot da offrire ai clienti. Questo trimestre, però, l’azienda dimostra di aver preso molto seriamente gli investimenti in microchip per il machine learning e per l’AI generativa. Una scelta che ha pagato, sia in termini di bilancio che di fiducia degli azionisti.

La società si aspetta di fare investimenti in beni strumentali e infrastrutture per $14 miliardi durante il secondo trimestre dell’anno, indicando che “la maggior parte” di questi fondi sarà destinata proprio agli sforzi legati all’AI generativa. Il CFO Brian Olsavsky ha fatto notare che in seguito gli investimenti dovrebbero cominciare a ridursi, lasciando una maggior liquidità in mano all’azienda per altri scopi.

I ricavi legati ai servizi per venditori di terze parti sono aumentati del 16%

Bene tutta l’organizzazione

Amazon ha registrato utili per azioni di $0,93 nel primo trimestre del 2024 contro una previsione di $0,83. La società è riuscita a ottenere ricavi superiori alle attese, sebbene in minima parte, sia per quanto riguarda Amazon Web Services che per quanto riguarda l’e-commerce e la pubblicità al suo interno. I servizi in cloud continuano a dimostrarsi fondamentali per la redditività dell’azienda, con AWS che ha rappresentato il 62% dei profitti. Ci si attende che i margini netti continuino ad aumentare anche nel secondo trimestre dell’anno, anche se non segnando un balzo così grande come quello registrato tra gli ultimi due trimestri: per il Q2 2024, la società si aspetta che l’utile netto sia tra $10 miliardi e $14 miliardi. Considerando che lo scorso anno era stato di $7,7 miliardi, anche nel range basso di questa previsione si starebbe comunque parlando di un risultato in netto miglioramento.

Per migliorare la redditività del business, Amazon negli ultimi due anni ha dovuto ricorrere in maniera significativa ai licenziamenti e al taglio all’espansione delle strutture logistiche. La priorità è stata data alla crescita dei servizi in cloud e alla pubblicità interna all’e-commerce, le due aree che registrano il margine migliore in assoluto sul venduto. Recentemente sono state anche introdotte le pubblicità su Amazon Prime Video, cosa che secondo le indicazioni del management ha contribuito in maniera significativa all’espansione dei ricavi legati a questa unità.

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