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Anche Microsoft taglia | 1.900 posti a rischio in settore gaming
Continua l’ondata di tagli nel settore tech. A Google, che ha annunciato piani di ristrutturazione, ora tocca anche a Microsoft, che ha annunciato tagli per 1.900 posizioni. Un trend che sta colpendo tutte o quasi le principali compagnie del settore tech, nonostante un anno complessivamente positivo per le quotazioni in borsa. Nel caso di Microsoft, secondo le prime indiscrezioni, i tagli saranno concentrati nel settore gaming, che perderà complessivamente il 10% della sua forza lavoro.
Secondo quanto è stato riportato dalla pubblicazione a tema tech The Verge, i tagli colpiranno principalmente i dipendenti di Activision Blizzard, che è stata appunto acquisita dal gruppo fondato da Bill Gates di recente. Altri tagli finiranno per colpire la divisione Xbox e ZeniMax. Tutto questo mentre Microsoft è diventata negli scorsi giorni la società con la più alta capitalizzazione di mercato al mondo, dopo aver scalzato dalla prima posizione Apple, cavalcando anche il posizionamento, nel settore AI, in anticipo rispetto a quanto hanno fatto i concorrenti diretti.
Microsoft sforbicia: colpita principalmente la divisione gaming
Chissà se sarà il caso di chiamare anche questa ristrutturazione. Secondo fondi credibili, Microsoft si starebbe apprestando a tagli per 1.900 dipendenti che colpiranno principalmente Activision Blizzard, King e altre divisioni del settore videogiochi. Secondo la comunicazione interna, della quale sono entrati in possesso già diverse testate giornalistiche. Si tratterebbe della necessità di riorganizzare l’intero comparto interno a Microsoft, ora che sono state finalizzate appunto le acquisizioni di due giganti del settore gaming.
Il gruppo avrebbe inoltre comunicato ai dipendenti che saranno colpiti dalla ristrutturazione che potranno contare sul pieno appoggio dell’azienda, sia in termini di severance, sia per la ricerca di un nuovo posto di lavoro.
La ristrutturazione post acquisizione di Blizzard colpisce anche il presidente della società… acquisita. Mike Ybarra si sarebbe infatti dimesso, dopo aver guidato da vicino tutto il processo di acquisizione. La conferma è arrivata anche dall’account X del diretto interessato, che ha colto l’occasione per ringraziare chi lo ha sostenuto e i team con i quali è stato direttamente in contatto.
Niente crisi?
Mentre i più cinici vedono nell’ennesimo piano di tagli il segnale di un mondo tech che teme per le incertezze del 2024, chi ama vedere il bicchiere mezzo piene ritiene certe riorganizzazioni più che dovute, in particolare mentre il rischio recessione si è affacciato concretamente su tutte le principali economie del mondo.
Altre società, come nel caso di Google, stanno procedendo a tagli per far convergere il massimo possibile del capitale verso lo sforzo per il miglioramento dei servizi offerti tramite AI o ad essa relativi. Tagli che però sono stati pressoché ovunque presso le principali aziende del settore, Amazon compresa, segnale che forse anche il timore per il futuro dell’economia sta condizionando certe scelte.
Microsoft nel frattempo non sembra avere alcun tipo di intenzione di ritirarsi o di ridurre il suo impegno nel mondo del gaming. Il gruppo rimane attivo non solo con XBox, ma anche appunto con Activision Blizzard e con quanto verrà sviluppato in futuro tanto per il settore hardware quanto per quello software.
Questo, afferma il responsabile Spencer nella nota interna, nonostante il momento difficile per il team. Avanti dunque a tutta forza, con il responsabile che si dice più che certo della capacità di chi è rimasto di creare e far crescere giochi, storie e mondi che porteranno i giocatori insieme.