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Apple Intelligence non sarà disponibile in Europa fino al 2025 a causa del Digital Markets Act
Apple ha annunciato un ritardo nel lancio della sua nuova suite di funzionalità AI, Apple Intelligence, in Europa. Probabilmente il pubblico europeo dovrà aspettare fino al 2025 per avere accesso alla nuova suite. La decisione arriva a causa delle rigorose normative imposte dal Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea, che a quanto pare richiedono una revisione approfondita del contratto con gli utenti. Già nei giorni scorsi si è discusso molto sulla legittimità del trattamento dei dati degli utenti, dopo che Elon Musk ha minacciato di rimuovere la compatibilità tra i prodotti Apple e i prodotti delle sue aziende -proprio sulla base di questi dubbi.
Il Digital Markets Act, entrato in vigore recentemente, mira a regolamentare le grandi piattaforme digitali per promuovere una maggiore concorrenza e proteggere i consumatori. Tra le disposizioni più rilevanti del DMA vi è l’obbligo per le grandi aziende tecnologiche di garantire l’interoperabilità dei loro servizi e di prevenire pratiche anticoncorrenziali. Margrethe Vestager, Commissaria Europea per la Concorrenza, ha dichiarato che il DMA è essenziale per creare un ambiente digitale equo e che l’UE non scenderà a patti nemmeno con i giganti della tecnologia a meno che non rispettino tutte le prescrizioni della normativa.
Tre diverse funzionalità sotto la lente
Il nuovo pacchetto di features pensate da Apple per migliorare le capacità di iPhone ha già trovato un riscontro positivo da parte degli utenti e dei mercati, ma in UE ci sono tre funzionalità che potrebbero violare il DMA:
- Screen Mirroring Avanzato: consente di condividere lo schermo dei dispositivi Apple con una qualità e una fluidità senza precedenti, migliorando l’esperienza utente;
- SharePlay Potenziato: permette agli utenti di condividere contenuti media in tempo reale durante le chiamate FaceTime, rendendo la visione di film e l’ascolto di musica un’esperienza condivisa più interattiva;
- Assistente AI Migliorato: fornisce risposte più accurate e personalizzate, migliorando l’efficienza delle interazioni quotidiane con i dispositivi Apple.
Apple sta già lavorando a stretto contatto con le autorità europee per garantire che le sue nuove tecnologie rispettino le normative del DMA. Le implicazioni finanziarie di questo ritardo potrebbero includere una temporanea flessione delle vendite dei dispositivi Apple in Europa, ma l’impegno della società per la conformità normativa potrebbe alla lunga rafforzare la sua posizione sul mercato. La conformità alle normative del DMA potrebbe anche influenzare positivamente la reputazione di Apple come azienda attenta alla privacy e alla sicurezza dei suoi utenti.
Strade diverse per UE e USA
Ancora una volta si nota una forte differenza tra USA e UE in termini di approccio alle nuove tecnologie: negli Stati Uniti si dà la priorità all’innovazione e alla rapida adozione dell’AI, mentre in Europa si preferisce dare la priorità alla tutela dei dati personali. Il DMA impone una serie di obblighi ai cosiddetti gatekeeper, ovvero le grandi piattaforme digitali che detengono un potere significativo nel mercato. Tra questi obblighi figurano la necessità di consentire l’interoperabilità tra differenti servizi, di offrire agli utenti una maggiore scelta di opzioni di default e di astenersi da pratiche anticompetitive. Non è chiaro quali compromessi Apple dovrà accettare: se le preoccupazioni di Apple dovessero rivelarsi fondate, il DMA potrebbe effettivamente ostacolare lo sviluppo di nuove tecnologie innovative nel campo dell’intelligenza artificiale.