Elon Musk minaccia Apple: prodotti non più compatibili con Tesla e Starlink per la partnership con OpenAI

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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iPhone che non possono connettersi alle automobili Tesla e iPad che non riescono più a connettersi a internet attraverso Starlink. Questa è un’eventualità molto concreta, perché Elon Musk ha promesso di rimuovere la compatibilità tra i suoi prodotti e quelli di Apple. Il problema è la partnership che Apple ha appena annunciato con OpenAI, la società fondatrice di ChatGPT, per portare questa intelligenza artificiale all’interno dei propri dispositivi. Elon Musk ha definito questa decisione come una “inaccettabile violazione” della sicurezza degli utenti. Più volte critico di Google e di OpenAI per il modo con cui queste società gestiscono i dati e le informazioni dei loro modelli, il fondatore di Tesla lo scorso anno ha lanciato la sua azienda per l’AI generativa.

Apple ha reagito in modo estremamente sorpreso all’annuncio, dicendo di “non avere idea” di quello che stia succedendo con Elon Musk. Il magnate ribelle ha scritto una serie di post su X dedicati all’argomento, facendo arrivare il messaggio a milioni di persone in pochi secondi. Una guerra commerciale tra le due aziende potrebbe essere dura per entrambe e non avere vincitori. Se gli utenti più affezionati di iPhone non comprassero più Tesla e viceversa, sia Apple che Elon Musk finirebbero per perdere quote di mercato e regalarle alle dirette concorrenti.

presentazione della notizia su Elon Musk che minaccia la compatibilità con i dispositivi Apple
OpenAI per il momento non ha risposto alle accuse

Musk minaccia Apple: questa è la condizione

Elon Musk ha spiegato che la compatibilità verrà rimossa solo nel caso in cui Apple decida di portare ChatGPT all’interno del sistema operativo dei propri dispositivi. Non ha dunque problemi con il fatto di permettere agli utenti di iPhone o iPad di utilizzare ChatGPT come app separata o all’interno del proprio browser. Il problema è che, esattamente come anticipato prima dell’evento, Apple intende fare un passo avanti nell’integrazione tra ChatGPT e i suoi dispositivi. Nello specifico, Apple vorrebbe presentare prima su iPhone 15 Pro, poi su tutti i dispositivi delle prossime generazioni, una versione di Siri con ChatGPT integrato al suo interno.

Dopo che Samsung ha lanciato la propria intelligenza artificiale sui nuovi Samsung Galaxy, le vendite sono andate estremamente bene e hanno ufficialmente consacrato il ritardo di Apple in materia di AI. Anziché sviluppare la propria soluzione, l’azienda di Cupertino ha preferito stringere una partnership con la società più conosciuta del settore. Elon Musk ha accusato Apple di “non essere capace” di lanciare una propria AI competitiva e di aver dovuto ripiegare su questa partnership per necessità. E sembra esserci un fondo di verità, considerando quanto tempo è passato prima che Apple decidesse di unirsi a Microsoft, Samsung e Huawei nella presentazione di dispositivi con intelligenza artificiale integrata.

I problemi alla sicurezza preoccupano Musk

Il motivo principale per cui Elon Musk ritiene che non sia una buona idea permettere l’integrazione di ChatGPT nel sistema operativo è legato alla sicurezza dei dati sensibili degli utenti. Le persone custodiscono sugli iPhone tutti i loro dati più privati, dai numeri delle carte di credito alle foto dei documenti personali. Qualunque fuga di informazioni o utilizzo dei dati personali per allenare l’AI potrebbe avere dei risultati preoccupanti per gli utenti. Anche se Tim Cook ha specificato che gli utenti dovranno manualmente approvare l’autorizzazione per ChatGPT e che non verranno mantenuti i log delle loro richieste al sistema, per il fondatore di Tesla i rischi sono troppi.

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