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Apple vara nuove strategie per crescere nel mercato. Si parte dai licenziamenti

Apple appronta nuove strategie per confermare la propria posizione sul mercato. Si passa dai licenziamenti per arrivare a nuove sinergie in India.

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Apple sfoltisce la forza lavoro nei servizi digitali: licenzia 100 dipendenti. I tagli più consistenti hanno coinvolto l’app Apple Books e l’Apple Bookstore. A riferire la notizia è Bloomberg News.

Stando alle prime indiscrezioni i licenziamenti riguardano principalmente i ruoli ingegneria e altri team servizi, come quello che gestisce Apple News. Per il momento la società ha rifiutato di commentare la notizia.

Apple sfoltisce alcuni servizi digitali

Al momento non è chiaro quanti lavoratori avesse Apple nella sua divisione servizi. Al 30 settembre 2023, stando all’ultimo rapporto annuale diffuso dall’azienda, i dipendenti a tempo pieno erano circa 161.000. Al momento il colosso informatico starebbe riorganizzando i vari team in modo da far fronte al cambiamento delle priorità, tra le quali rientra anche l’intelligenza artificiale.

Stando a quanto hanno riportato alcuni media, Apple avrebbe sospeso i lavori sul suo visore Vision e aveva chiuso un progetto che prevedeva lo sviluppo dei suoi display per smartwatch.

A partire dal 2023, la società ha dovuto affrontare una serie di difficoltà in Cina, che costituisce il terzo mercato in ordine di importanza. Le vendite, infatti, sono calate del 6,5% nel corso dell’ultimo trimestre.

Le nuove strategie a livello globale di Apple

In India, invece, Apple si sta legando con Bharti Airtel per offrire gratuitamente ai clienti premium della società di telecomunicazioni i suoi servizi di streaming musicale e video. La partnership consentirà al colosso statunitense di raggiungere migliaia di consumatori nella nazione più popolosa del mondo.

Con contenuti per lo più in lingua inglese, Apple TV+ è un piccolo attore nel mercato indiano dei media e dell’intrattenimento da 28 miliardi di dollari, dove i suoi rivali includono Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ Hotstar e JioCinema del miliardario Mukesh Ambani.

La mossa arriva in un momento in cui la concorrenza si fa più serrata in India a seguito del progetto di fusione da 8,5 miliardi di dollari tra le attività mediatiche indiane di Reliance e Walt Disney, che hanno ciascuna un servizio di streaming. L’operazione, al momento, è sottoposta a un attento esame da parte delle autorità antitrust.

Stando a quanto riferisce Artiel, Apple TV+ sarà disponibile in bundle con i piani premium Airtel WiFi e Postpaid.

Apple Music sarà disponibile anche per gli attuali utenti premium dell’app musicale Wynk di Airtel, che verrà chiusa. I suoi dipendenti saranno assorbiti dall’azienda statunitense.

Due fonti a conoscenza della strategia hanno affermato che, per Apple, l’accordo mira a raggiungere un bacino di consumatori molto più ampio con i suoi servizi digitali, dato che Airtel è il secondo operatore di telecomunicazioni del Paese con 281 milioni di abbonati.

Luca Maestri non sarà più il direttore finanziario

Il processo di rinnovamento di Apple passa anche dal cambio del direttore finanziario: dal prossimo anno non sarà più Luca Maestri, che ricopre questo ruolo da oltre dieci anni. Maestri, insieme al ceo Tim Cook, ha contribuito attivamente a raddoppiare il fatturato di Apple e all’exploit delle quotazioni in Borsa, che sono cresciute di 800 volte.

L’attività di Maestri è stata cruciale ma al tempo stesso molto silenziosa. Ha collaborato con la società in un periodo cruciale, che è iniziata subito dopo l’uscita di scena di Steve Jobs nel 2011. La sfida che ha dovuto affrontare è stata quella di consolidare la leadership della società negli smartphone e sviluppare delle altre fonti di crescita.

La collaborazione tra Maestri e Cook ha permesso di centrare degli obiettivi ambiziosi, tra il quali sicuramente ci sono le vendite dell’IPhone, che dal 2010 sono quadruplicate. Ma non solo Apple è diventato un fornitore di servizi, facendo crescere le entrate in questo settore di oltre cinque volte. Il manager italiano, senza dubbio, ha contribuito a rimodellare l’identità di Apple, facendola diventare una società in grado di restituire agli azionisti miliardi di investimenti. Una rarità, se non un’eccezione, nel mondo tech.

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