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Argentina, si alza ancora la previsione dell’inflazione 2023

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La banca centrale argentina alza, ancora una volta, le sue previsioni per il tasso di inflazione dell’anno in corso. La nazione versa in una situazione economica disastrosa, con il peso argentino in caduta libera e i cittadini che tentano in tutti i modi di cambiare la propria moneta nazionale in dollari americani; altri scelgono di andare verso Paraguay, Uruguay e Brasile per acquistare asset reali prima che i propri capitali diventino totalmente privi di valore. La situazione è difficile e, dopo l’aumento delle previsioni dell’inflazione, diventa ancora più difficile cercare di recuperare credibilità sui mercati internazionali.

Alcune settimane fa, la banca centrale argentina aveva già fatto scalpore con la sua previsione ufficiale di un tasso di inflazione del 100% medio nel corso del 2023. Ora la banca centrale si aspetta invece che un’inflazione del 146.5% entro la fine dell’anno. Gli analisti prevedono anche che il PIL cali del 3,1% rispetto all’anno passato, ulteriormente peggiorando la previsione del -2,6% formulata il mese scorso. Sembra dunque piovere sul bagnato per quella che un tempo fu un’economia così prospera da attirare centinaia di migliaia di migranti italiani verso le proprie coste.

Per l’economia argentina si prospetta una strada molto difficile nei prossimi anni

Peggiora il cambio non ufficiale

La banca centrale argentina continua a cercare di mantenere un cambio artificiale con il dollaro americano, con l’obiettivo di scoraggiare i cittadini dal cambiare i propri pesos in dollari. Rimane comunque l’alternativa di cambiare i pesos presso i cambiavaluta non ufficiali che lavorano a migliaia per le strade di Buenos Aires e delle altre grandi città argentine, che di fatto diventano anche il riferimento reale a livello internazionale per valutare la situazione del peso argentino nel mercato del Forex. Nel corso di aprile il cambio è schizzato a 495 AR$.

Secondo le previsioni degli economisti, il cambio potrebbe arrivare a AR$ 615 nel corso del prossimo anno. Bisogna comunque considerare che questa previsione viene aggiornata di mese in mese e che nel passato recente non si ricorda un singolo mese in cui questa revisione mensile abbia avuto un’accezione ottimista per il peso argentino. Considerando le dimensioni dell’economia in Argentina, è anche molto difficile per le istituzioni come il Fondo Monetario Internazionale e la World Bank riuscire a trovare risorse a sufficienza per finanziare un piano che potenzialmente possa davvero migliorare la situazione economica nazionale.

Nel tempo sono nati anche siti web che permettono di confrontare il cambio ufficiale con quello praticato nell’economia informale

Messa al bando per le criptovalute

Un’altra forma in cui i cittadini argentini hanno imparato a diversificare le riserve di valore è utilizzando le criptovalute, con un notevole aumento della popolarità di questi asset nel corso degli ultimi anni. Per la banca centrale si tratta nuovamente di un problema, dal momento che ogni cittadino che converte pesos in Bitcoin o altre crypto contribuisce alla svalutazione della moneta nazionale. Con effetto dal 4 maggio, il governo ha annunciato che i fornitori di servizi di pagamento non potranno più offrire criptovalute come metodo di pagamento. Ai cittadini sarà comunque concesso di utilizzarle, ma sarà più difficile trovare degli intermediari con cui cambiare peso in crypto e viceversa.

Questa sembra essere un’ulteriore mossa volta a limitare i danni che l’economia argentina sta soffrendo per via della svalutazione della propria moneta nazionale, ma al tempo stesso sembra difficile che possa sortire alcun tipo di effetto. Riforme importanti e di lungo termine sarebbero ciò di cui l’economia avrebbe bisogno in questo momento, ma per il governo si tratta di una sfida molto difficile da risolvere.

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