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Attentato a Donald Trump: effetti sul mercato dell’oro

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Quello che si aspettano a questo punto e dati gli eventi della scorsa notte negli Stati Uniti, con il candidato alle presidenziali USA Donald Trump che è uscito quasi illeso da un attentato, è una corsa verso i beni rifugio e su tutti l’oro. La reazione dei mercati si farà per forza di cose attendere, dato che l’evento si è verificato appunto nella piccola finestra temporale che vede tutti i mercati mondiali chiusi, ma sono in pochi ad avere dubbi sulla possibilità dell’oro di andare a testare, di nuovo, i suoi massimi storici.

L’evento – extra-mercati – è d’altronde di quelli importanti. Un attentato al favorito per le presidenziali USA che verrà interpretato senza dubbio alcuno come fonte di ulteriori preoccupazioni e tensioni che andranno a colpire anche i mercati. Da un lato strettamente finanziario per i mercati azionari sarà certamente positivo il fatto di poter aspettare qualche ora prima dell’avvio delle contrattazioni in USA, che riprenderanno quando in Italia saranno le 15:30 di lunedì e quando, con ogni probabilità, almeno parte della tensione legata alla notizia sarà stata ridimensionata.

Mercati al varco in attesa di reazioni all’attentato a Donald Trump

La reazione da libro scolastico che si attendono tutti dopo la notizia dell’attentato a Donald Trump è quella di una corsa verso i beni rifugio storici, ovvero l’oro, il Franco Svizzero, possibilmente il dollaro e – cosa meno probabile – lo yen giapponese. Alla riapertura delle contrattazioni in Asia tra qualche ora è questo quanto gli analisti si attendono di vedere. Reazione scontata? Certamente sì, ma che comunque i mercati non hanno potuto ancora… scontare data appunto la finestra tra sabato notte e la tarda serata di domenica, entro la quale tutte le principali piazze sono appunto chiuse.

Difficile per ora però fare previsioni su quanto potrebbe accadere ad altri mercati. Ad aprire le danze sarà l’azionario asiatico, che da un lato dovrà scontare queste tensioni, dall’altro iniziare a prezzare quella che ormai appare a tutti gli analisti come una quasi certa vittoria di Donald Trump. Donald Trump che piace poco alle piazze asiatiche (in particolare quelle cinesi), dato che per l’appunto ci si aspetta un periodo di peggioramento ulteriore nelle relazioni – soprattutto economiche – tra i due paesi.

A parte l’oro, regna l’incertezza

Le prime letture post-attentato convergono tutte su un sentiment bullish per l’oro, con le altre piazze che potrebbero essere invece governate dall’incertezza. Curioso – ma non per chi segue da vicino questi mercati – il boom di Bitcoin, che dopo la notizia dell’attentato ha prima portato BTC a correggere poi lo ha spinto sopra i 60.000$, alla diffusione della notizia del buono stato di salute di Donald Trump.

Un connubio importante tra BTC e Donald Trump, con il candidato presidenziale che ha incorporato le istanze dei bitcoiner all’interno della sua campagna elettorale. In altre parole, il mercato crypto si aspetta aperture e comunque un clima più di favore nel caso di un’elezione di Donald Trump che a poche ore dall’attentato appare come scontata.

In termini scolastici, sarà interessante leggere sia la reazione dei mercati azionari asiatici, sia di quelli statunitensi, che però avranno il vantaggio di doversi esprimere sulla situazione a molte ore di distanza, con la possibilità dunque di stemperare almeno in parte la tensione.

Il 2024 si conferma come anno imprevedibile e ricco di sorprese, innescate in larga parte da eventi esterni ai mercati.

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