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Azioni giapponesi ancora in alto. Tokyo torna a piacere
È ancora una borsa giapponese in straordinario stato di forma. Si sta infatti completando quella che è la migliore settimana di scambi – vedi *Nikkei 225 Stock Average – migliore dal marzo 2022, in una corsa che sta approfittando di una situazione molto particolare per tutte le borse del lontano Oriente, per quanto in direzioni contrarie. Le migliori azioni del paese del Sol Levante stanno guadagnando in quella che è l’ultima sessione della settimana oltre l’1,5%, per un comparto azionario giapponese che è ai massimi storici e che non ha offerto alcun segnale di possibile infiacchimento di questa sua corsa.
Secondo i dati che sono stati riportati da Bloomberg, dietro questa consistente crescita c’è anche un’esposizione sempre maggiore degli investitori cinesi in ETF che hanno in paniere le migliori azioni quotate a Tokyo, cosa che sarebbe testimoniata dal record di trading che si è fatto registrare lo scorso mercoledì proprio sugli ETF. Una corsa che ha lasciato qualcuno di stucco, data l’incertezza con la quale hanno aperto il 2024 il grosso degli scambi azionari più importanti del pianeta.
Un grande cambio di trend
Fine 2023 e inizio 2024 hanno ormai certificato quello che è un grande momento per il settore azionario giapponese, in controtendenza rispetto alle grandi economie della sua area. Dietro questo cambio di trend e se vogliamo di paradigma ci sono diverse questioni. Dalla debolezza cinese, che starebbe spingendo tanti investitori della Repubblica Popolare a guardare con maggiore interesse – e maggiore investimento di capitali – proprio alle azioni quotate presso la borsa Tokyo, passando poi anche per un quadro geopolitico che si fa sempre più teso.
La guerra commerciale tra Washington e Pechino sembrerebbe favorire il più allineato dai paesi del Lontano Oriente al blocco occidentale, con gli investitori che al crescere delle tensioni tra i due blocchi non sembrerebbero avere alcuna intenzione di tornare ad investire in modo consistente sulle azioni cinesi. In parte, dunque, il rally delle azioni giapponesi sarebbe di riflesso a quanto sta avvenendo in Cina in senso negativo. Questione che potrebbe prolungarsi e che però non è l’unica ad alimentare il grande ottimismo che sta coinvolgendo in queste settimane Tokyo.
Torna anche l’attrattiva per i tanti gruppi giapponesi che offrono ricchi dividendi e che nel nuovo scenario economico che si è creato su scala globale continuano ad attrarre investimenti tanto tra i retail tanto tra gli investitori maggiormente istituzionali.
Il trend potrebbe non fermarsi qui?
Bloomberg riporta l’opinione di Nobuhiko Kuramochi di Mizuho Securities, che ritiene che le azioni che pagano buoni dividendi, le large cap, in aggiunta alle azioni growth del mercato giapponese con maggiore ascendente per gli investitori stranieri potrebbero continuare la loro incredibile corsa.
Sulla testa della borsa giapponese però pendono anche preoccupazioni legittime che devono essere necessariamente, almeno a nostro avviso, prese in considerazione. Il Giappone dovrà presto dare delle strette monetarie e cercare di riavvicinarsi, per quanto lentamente, ad una sorta di normalità almeno in questo senso.
Come già preannunciato da Kazuo Ueda, governatore della Banca Centrale del Giappone, non sarà un percorso facile e – sottinteso – non sarà un percorso indolore. L’economia giapponese vive da anni in un regime di tassi negativi e dovrà fare i conti con un costo del capitale che, per quanto ridotto, inizierà ad esistere.
Tutto questo in un quadro di difficoltà per il PIL e più in generale di preoccupazione per la situazione economica. Per ora trader e investitori sembrano però non curarsene e – a distanza di parecchi anni – le azioni giapponesi sono tornate a piacere a chi indirizza investimenti o li fa in prima persona. Outlook positivo da parte di quasi tutti, ma durerà?