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Azioni Usa, gli investitori cercano maggiore protezione e puntano sulle Opzioni

Azioni Usa sotto la lente d’ingrandimento degli investitori, che cercano maggiore protezione e puntano sulle opzioni.

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Obiettivo protezione del proprio portafoglio. Gli investitori si starebbero muovendo in questo senso, condizionati da un periodo che si preannuncia difficile per le azioni Usa. A condizionare il mercato statunitense è prima di tutto l’incertezza politica, a cui si associano le preoccupazioni per gli utili delle grandi aziende tecnologiche e la debolezza stagionale.

In questi mesi l’indice S&P 500 (aumentato del 17% quest’anno) ha beneficiato degli entusiasmi per i progressi nell’intelligenza artificiale e del graduale raffreddamento dell’inflazione. Il trend positivo dell’indice S&P500 è stato accompagnato da un dei periodi più tranquilli per il trading: in 355 sessioni non sono stati registrati dei cali giornalieri pari al 2%. Siamo davanti al periodo più lungo dal 2007.

Da come si sta muovendo il mercato delle Opzioni sembrerebbe che gli investitori si stiano aspettando che la calma vissuta fino ad oggi possa essere messa in discussione nel corso delle prossime settimane. L’indicatore della paura di Wall Street – il Cboe Volatility Index – la scorsa settimana è balzato al livello più alto da fine aprile, pagando dazio alla svendita di azioni tecnologiche, che ha portato al secondo calo più importante registrato dal 2004.

Azioni Usa, gli investitori sempre più preoccupati

Le azioni Usa nella giornata di lunedì sono rimbalzate. Ad ogni modo ci sono dei segnali che mettono in evidenza come gli investitori stiano diventando sempre più preoccupati dagli utili delle azioni tecnologiche e dai possibili ulteriori colpi di scena nelle elezioni presidenziali statunitensi.

Tra le azioni Usa ad aver indubbiamente beneficiato dei progressi dell’intelligenza artificiale è Nvidia, che solo nel 2024 ha registrato un +138%. Adesso il titolo viene guardato con maggiore cautela. Il rapporto tra opzioni put e call, venerdì, ha raggiunto 0,74 a 1. Il livello più difensivo degli ultimi due mesi, stando ai dati messi in evidenza da Trade Alert.

I futures Vix mettono in evidenza che gli investitori si starebbero proteggendo dall’elevata volatilità determinata dalle presidenziali statunitensi, in un 2024 che da molti è già stato considerato come uno degli anni elettorali più drammatici della storia. Joe Biden ha definitivamente rinunciato alla sua candidatura – da molti considerata fallita – alla rielezione. A spingerlo a prendere questa decisione sono stati molti suoi colleghi democratici. Il sostegno di Biden è andato alla vicepresidente Kamala Harris, che dovrà affrontare il repubblicano Donald Trump.

Secondo Joe Tigay, gestore di portafoglio per Rational Equity Armor Fund, gli investitori hanno iniziato a rendersi conto che con ogni probabilità arriverà la volatilità. Anche se, almeno per il momento, non hanno ancora modificato completamente il loro posizionamento.

Un potenziale fattore scatenante della volatilità potrebbe presentarsi quando le aziende tecnologiche pubblicheranno i loro utili, a cominciare da due pesi massimi come Tesla e Alphabet.

Risultati più deboli del previsto potrebbero spingere gli investitori a ritirare gli investimenti nelle big tech e a riversarli in aree del mercato che quest’anno hanno languito, alimentando il cosiddetto trading di rotazione che la scorsa settimana ha visto i titoli tecnologici scendere e i titoli a bassa capitalizzazione salire alle stelle.

Il focus sulle azioni Usa

L’indice Russell 2000, che è focalizzato sulle piccole aziende, ha registrato un +9% nell’arco delle ultime 10 sessioni. Discorso diverso per il Nasdaq 100 che è sceso del 3% nello stesso periodo. A condizionare l’andamento della azioni Usa sono le crescenti aspettative che la Fed possa tagliare i tassi di interesse e la campagna elettorale di Donald Trump, che, dopo essere sopravvissuto ad un attentato, potrebbe beneficiare di quanto sta accadendo nel campo avversario..

Michael Thompson, co-gestore di portafoglio presso la società di investimento Little Harbor Advisors, ritiene che il predominio della tecnologia sui mercati quest’anno sia paragonabile allo sfortunato boom delle dot-com di oltre due decenni fa. Una situazione che avrebbe fatto emergere alcune preoccupazioni sulla vulnerabilità del settore.

Una combinazione di stagionalità e nervosismo elettorale potrebbe essere un altro catalizzatore per le oscillazioni del mercato, con settembre e ottobre tipicamente i mesi più volatili per le azioni Usa. Il Vix è in media di 21,8 a ottobre, rispetto al suo livello di chiusura di 14,9 di lunedì.

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