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BIS, l’economia globale si trova in una “fase cruciale”

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La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), che agisce come organizzazione coordinatrice delle banche centrali globali, ha espresso domenica la necessità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse. In un rapporto annuale pubblicato domenica, l’istituto con sede in Svizzera ha avvertito che l’economia mondiale si trova in una fase cruciale, mentre i paesi lottano per controllare l’inflazione.

Nonostante l’aumento costante dei tassi negli ultimi 18 mesi, l’inflazione rimane persistentemente elevata in molte delle principali economie. Questa situazione ha portato all’emergere delle crisi bancarie più gravi dai tempi della crisi finanziaria di 15 anni fa.

La BIS ha sottolineato l’importanza di ulteriori aumenti dei tassi di interesse.

L’analisi della BRI

Secondo la BRI, l’economia globale si trova in un momento critico e rischioso, con i responsabili delle politiche economiche che devono affrontare una combinazione unica di sfide su scala globale. Sebbene ogni sfida singola non sia nuova, la loro combinazione attuale presenta delle caratteristiche senza precedenti.

Le banche centrali stavano aumentando i tassi di interesse al fine di controllare l’eccessivo aumento dei prezzi, mentre i livelli di debito, sia pubblico che privato, erano elevati. I prezzi degli asset, compresi quelli delle abitazioni, raggiungevano livelli storicamente alti.

Nel periodo a bassi tassi di interesse che ha preceduto la pandemia di COVID-19, si è diffusa una cultura del rischio nei mercati finanziari, che ora viene evidenziata dalla politica monetaria più restrittiva.

Secondo la BIS (Banca dei Regolamenti Internazionali), i fondamenti dell’economia globale sono stati erosi a causa di anni di denaro a basso costo e politiche governative carenti.

Attualmente, le sfide che l’economia globale affronta riflettono in larga misura una sorta di illusione di crescita, basata su una visione irrealistica di ciò che le politiche di stabilizzazione macroeconomica possono realmente conseguire.

La BIS sottolinea la necessità di evitare di cadere nuovamente nella stessa trappola, in quanto l’effetto indesiderato è stato una dipendenza da un modello di crescita alimentato dal debito, che ha reso il sistema economico più fragile e incapace di generare una crescita robusta e sostenibile.

L’inflazione nel mondo ha toccato livelli che non raggiungeva da decenni.

Una situazione senza precedenti

Durante i mesi di marzo e aprile, diverse banche regionali statunitensi, tra cui Silicon Valley Bank, hanno subito fallimenti, seguiti dal salvataggio di Credit Suisse, avvenuto proprio in Svizzera, nel territorio della BRI.

Secondo il rapporto della BRI, storicamente circa il 15% dei cicli di aumento dei tassi di interesse ha provocato uno stress significativo nel sistema bancario. Tuttavia, questa frequenza aumenta considerevolmente quando si verifica insieme all’aumento dei tassi, un aumento dell’inflazione e un rapido aumento dei prezzi delle abitazioni.

La BRI ha sottolineato che attualmente si verificano tutte queste condizioni, con livelli di debito molto elevati, un notevole aumento dell’inflazione globale e un significativo incremento dei prezzi delle abitazioni durante la pandemia. Inoltre, la BRI ha stimato che il costo per sostenere le popolazioni anziane aumenterà di circa il 4% e il 5% rispettivamente per le economie avanzate e quelle dei mercati emergenti nei prossimi 20 anni.

In assenza di misure di austerità da parte dei governi, ciò porterebbe il debito al di sopra del 200% per le economie avanzate e del 150% rispetto al PIL per le economie emergenti entro il 2050, e potrebbe essere ancora più elevato se i tassi di crescita economica diminuissero.

Una parte del rapporto, pubblicata la scorsa settimana, presenta anche un piano rivoluzionario per un sistema finanziario evoluto, in cui le valute digitali delle banche centrali e gli asset bancari tokenizzati accelerano e migliorano le transazioni e il commercio globale.

La BRI ritiene ancora possibile un soft landing economico, ossia un aumento dei tassi di interesse che non provochi recessioni o gravi crisi bancarie, ma ammette che si tratta di una situazione difficile.

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