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BoE approva il salvataggio di Credit Suisse da parte di UBS

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La Bank of England (BoE) ha annunciato martedì 4 aprile di aver approvato l’acquisizione di Credit Suisse Group AG, una tra le più importanti banche al mondo, da parte del suo maggiore rivale svizzero UBS Group Ag nel Regno Unito, secondo quanto è stato riferito all’agenzia di stampa Reuters in un’esclusiva da persone che hanno familiarità con la questione.

Il Regno Unito è un mercato chiave per gli istituti di credito svizzeri, che stanno correndo per chiudere l’operazione di salvataggio. Reuters, tuttavia, non ha potuto stabilire se siano state richieste condizioni per l’approvazione, che arriva a meno di tre settimane dall’annuncio dell’acquisizione e riflette, quindi, l’urgenza della transazione.

La Banca d’Inghilterra ha dichiarato di aver accolto con favore la serie completa di azioni definite dalle autorità svizzere per sostenere la stabilità finanziaria

Un ulteriore passo verso l’approvazione della fusione

Le recenti turbolenze del mercato sono state causate dal collasso del prestatore tecnologico americano Silicon Valley Bank, al cui fallimento hanno fatto seguito quelli di altre banche regionali americane, nonché il salvataggio di emergenza della storica banca svizzera Credit Suisse da parte della rivale UBS Group AG. Questi eventi hanno causato nelle ultime settimane grandi preoccupazioni sui mercati finanziari in tutto il mondo.

Il governatore della Banca d’Inghilterra, Andrew Bailey, ha recentemente dichiarato che la banca centrale è stata messa in allarme a causa dell’attuale caos globale nel settore finanziario, ma ha anche aggiunto che il Regno Unito non sta attraversando una situazione di stress legata alla chiusura di Silicon Valley Bank e Credit Suisse.

Il 19 marzo scorso, infatti, subito dopo l’annuncio dell’operazione, la Banca d’Inghilterra ha dichiarato di aver accolto con favore la serie completa di azioni definite dalle autorità svizzere per sostenere la stabilità finanziaria, senza tuttavia approfondire.

UBS ha bisogno di 58 Paesi per approvare la combinazione che renderà la più grande banca svizzera un gigante della gestione patrimoniale, con oltre 3.000 miliardi di dollari di patrimonio. Più tempo ci vorrà per chiudere l’operazione, più difficile potrebbe essere per Credit Suisse mantenere le proprie attività.

Il Regno Unito, dove Credit Suisse detiene 60 miliardi di dollari di attività ponderate per il rischio principalmente nella sua divisione di investment banking, è uno dei suoi maggiori mercati al di fuori della Svizzera.

L’approvazione del cambio di controllo da parte delle autorità di regolamentazione può richiedere in genere fino a 60 giorni lavorativi in Gran Bretagna. I rappresentanti di UBS e Credit Suisse non hanno voluto commentare.

Martedì UBS ha ottenuto un via libera temporaneo da parte delle autorità antitrust dell’Unione Europea per completare l’acquisizione di Credit Suisse, ma dovrà comunque richiedere l’autorizzazione in base alle norme UE sulle fusioni, ha dichiarato la Commissione Europea.

Più tempo ci vorrà per chiudere l’operazione, più difficile potrebbe essere per Credit Suisse mantenere le proprie attività

L’amministratore delegato di UBS, Ralph Hamers, che si dimetterà mercoledì dopo l’assemblea annuale degli azionisti, ha dichiarato ai giornalisti il 29 marzo scorso che i piani possono essere sviluppati solo parzialmente, in quanto Credit Suisse è ancora una società separata. Per questo è molto importante ottenere il sostegno delle autorità di regolamentazione a livello globale e il prima possibile, ha aggiunto.

John Glen, segretario al Tesoro del Regno Unito, ha dichiarato la scorsa settimana di non nutrire alcuna preoccupazione immediata in merito all’esecuzione del salvataggio di Credit Suisse da parte di UBS.

Nonostante ciò, il procuratore federale svizzero ha aperto un’indagine sull’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, secondo quanto riportato domenica 2 aprile dal Financial Times. La procura sta indagando su potenziali violazioni del diritto penale svizzero da parte di funzionari governativi, di autorità di regolamentazione e di dirigenti delle due banche, che il mese scorso hanno concordato una fusione di emergenza nel corso di un frenetico fine settimana per evitare una crisi finanziaria potenzialmente catastrofica.

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