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Boeing: accordo saltato, partono gli scioperi

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Nessun accordo per il rinnovo del contratto degli operai di Boeing, che dalla mezzanotte ora locale sono ufficialmente in sciopero. Sciopero che impedirà di fatto la produzione dei velivoli Boeing fino a quando la questione non sarà risolta e lo sciopero rientrato. Si tratta del primo sciopero dal 2008 nelle strutture produttive di Boeing ed è stato indetto dalla Association of Machinist and Aerospace Workers, che secondo quanto è stato riportato da Bloomberg rappresenterebbe almeno 33.000 addetti di Boeing.

Continua un 2024 molto duro per Boeing, che era iniziato con i gravi problemi a diversi dei suoi velivoli e che stava trovando soltanto adesso una sorta di continuità nelle vendite che stava facendo pensare ad un potenziale recupero. Il titolo ha perso più del 37% da inizio anno ed è stato uno dei peggiori tra quelli quotati negli USA.

Operai compatti nel rigettare la proposta

Le votazioni hanno d’altronde fatto registrare dei numeri difficili da contestare. Oltre il 94% ha votato contro l’accordo e circa il 96% dei chiamati in causa ha votato a favore dello sciopero, nonostante gli intendimenti dei sindacalisti che avevano contrattato il rinnovo fossero di natura diversa.

Contrattazioni che tra le altre cose avrebbero portato ad un aumento salariale del 25% nel corso dei successivi quattro anni. Lo sciopero complica ulteriormente la posizione complessiva di Boeing che ha già visto l’arrivo di un nuovo CEO e il tentativo di recuperare i danni economici, di immagine e di prestigio che derivano dai diversi problemi di sicurezza che hanno colpito i velivoli di più recente generazione.

Una situazione che ora sarà difficile da gestire, con le adesioni allo sciopero che sono tali – numericamente – da impedire a Boeing di procedere con le principali attività produttive. Alla riapertura delle piazze si attende anche la reazione dei mercati su un titolo che è già tra i peggiori del 2024.

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