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Chevron ed Exxon: nuova benzina rinnovabile dalla soia

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Le due maggiori compagnie petrolifere statunitensi stanno testando una miscela di benzina rinnovabile, che, secondo quanto è stato riportato giovedì 20 aprile, sarebbe in grado di ridurre le emissioni prodotte dalla combustione della benzina delle auto convenzionali a livelli competitivi con i veicoli elettrici (EV).

I carburanti promossi da Chevron Corporation ed Exxon Mobil Corporation, se resi disponibili sul mercato, potrebbero potenzialmente estendere la vita del mercato della benzina nell’ambito della transizione mondiale verso carburanti più puliti e veicoli elettrici e allo stesso tempo diventare un concorrente centrale nell’acquisto di veicoli elettrici.

Chevron ed Exxon stanno testando una miscela di benzina rinnovabile parzialmente ricavata dalla soia o da altre materie prime non fossili come potenziale alternativa ai veicoli elettrici

Una valida alternativa ai veicoli elettrici?

Chevron ed Exxon hanno reso noti nei giorni scorsi i risultati dei test condotti in collaborazione con la casa automobilistica giapponese Toyota Motor Corporation, dove è stata utilizzata benzina rinnovabile parzialmente ricavata dalla soia o da altre materie prime non fossili. Le miscele potrebbero essere utilizzate dall’attuale flotta di auto e dalle stazioni di rifornimento esistenti negli Stati Uniti, hanno dichiarato le major petrolifere.

Il presidente di Chevron per i prodotti americani, Andy Walz, ha affermato mercoledì durante un evento per testare il carburante che la produzione di benzina rinnovabile fa parte degli sforzi compiuti a livello mondiale per passare a carburanti più puliti. Le società credono davvero che ci debbano essere alternative per i veicoli leggeri, come le autovetture e i veicoli commerciali, ha aggiunto. L’elettrificazione non è l’unica risposta, ha sottolineato.

La sperimentazione è stata effettuata mentre l’amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha proposto la settimana scorsa nuovi standard di inquinamento che potrebbero portare i veicoli elettrici a rappresentare fino a due terzi delle vendite di veicoli leggeri negli Stati Uniti entro il 2032, secondo il piano più severo mai elaborato dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti (Environmental Protection Agency, EPA).

I prezzi accessibili di queste miscele di benzina rinnovabile dipenderanno dal sostegno politico del governo, ha dichiarato Exxon. Chevron ha aggiunto che potrebbero volerci anni prima che i carburanti rinnovabili siano disponibili nelle pompe di tutte le stazioni di servizio.

Riferendosi agli incentivi esistenti, come quelli previsti per il biodiesel e il diesel rinnovabile, Walz ha affermato che le società ritengono che sarà necessaria l’assistenza del governo per l’avvio e la diffusione.

Secondo le società il modo più efficiente per portare su scala la benzina rinnovabile sarebbe una tariffazione del carbonio

Il vice presidente della strategia e della sostenibilità di Chevron, Balaji Krishnamurthy, ha aggiunto che il modo più efficiente per portare su scala la benzina rinnovabile sarebbe una tariffazione del carbonio, ovvero una tassa predeterminata per l’inquinamento da carbonio che mira a incoraggiare gli inquinatori a ridurre la quantità di gas a effetto serra che emettono nell’atmosfera.

La stessa soluzione è stata chiesta di recente al governo giapponese dalle aziende e dai gruppi ambientalisti del Paese del Sol Levante, al fine di affrontare al meglio la sfida del riscaldamento globale.

Una politica di prezzo del carbonio può incoraggiare le persone a ridurre ulteriormente le attività che emettono carbonio, per esempio usando la bicicletta al posto della moto o i trasporti pubblici al posto dei veicoli privati. Tuttavia, non tutte le giurisdizioni sono pronte per questo, ha aggiunto Krishnamurthy.

D’altra parte, Exxon sostiene che la sua benzina rinnovabile può ridurre le emissioni fino al 75% rispetto alla benzina convenzionale in base al ciclo di vita. Chevron ha invece dichiarato che la sua miscela ha un’intensità di carbonio inferiore di oltre il 40% rispetto alla benzina tradizionale, compresa l’intensità di carbonio della produzione del veicolo.

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