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Cina userà la maxi-emissione di bond per fare “passi storici” in soccorso al mercato immobiliare

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Le previsioni degli analisti si rivelano corrette: la maxi-emissione di bond cinesi a lunghissima scadenza sarà utilizzata in larga parte per aiutare il mercato immobiliare. I passi che Pechino si appresta a prendere, definiti “storici” dalle istituzioni, sono effettivamente senza precedenti nella storia del paese. Sembra che per Xi Jinping sia arrivato il momento di dare un’accelerazione forte alla ripresa economica post-Covid, che ha visto la Cina faticare molto tra il crescente protezionismo degli Stati Uniti e i continui default sul debito pubblico delle imprese costruttrici. Ora che la situazione sembra giunta a una calma apparente, il governo centrale è pronto a prendere in mano le redini dell’economia locale.

Questa settimana il Ministero delle Finanze cinese ha presentato un’emissione di obbligazioni a scadenze ultra-lunghe da 20, 30 e 50 anni. La raccolta totale, $138 miliardi, è simbolicamente equivalente a 1 triliardo di yuan. La Cina fino a questo momento aveva emesso bond del genere solo tre volte nella sua storia: all’inizio del boom economico nel ’98, dopo la crisi finanziaria del 2007 e nel pieno della pandemia nel 2020. Per questo motivo quando viene annunciata una nuova emissione di bond a queste scadenze gli analisti sanno che si tratta di un piano ambizioso e di una situazione che per il governo centrale richiede interventi importanti e urgenti.

Il numero di case in costruzione è sceso di oltre il 20% rispetto allo scorso anno

Arriva la cavalleria a sostegno dell’immobiliare

Dal momento che il mercato immobiliare rimane la bomba a orologeria che minaccia da vicino la salute dell’economia e delle banche cinesi, questa è l’area di intervento principale su cui il governo sta lavorando. La raccolta proveniente dalle nuove obbligazioni sarà usata per:

  • Aiutare le amministrazioni provinciali e municipali ad acquistare appartamenti, generando domanda a sostegno dei prezzi;
  • Offrire garanzie pubbliche sui mutui, un po’come avviene in Italia con le agevolazioni per l’acquisto della prima casa;
  • Remunerare le banche in cambio dell’offerta di mutui a tassi molto bassi per la popolazione.

A dare le prime indiscrezioni è il China Real Estate Newspaper, che ha definito i piani del governo come un intervento “da pesi massimi” per la riduzione dello stock di case invendute e per la stabilizzazione dei prezzi. Subito dopo la notizia, l’indice dei titoli azionari connessi al mercato immobiliare in Cina ha visto un rally del +9.1%. Si aspettano soprattutto i dettagli sul numero di case che verranno acquistate dalle istituzioni governative: questo è considerato l’intervento più rilevante per ridurre l’eccesso di offerta e riportare velocemente il mercato in una situazione stabile.

Ad aprile il prezzo degli immobili è sceso per il decimo mese consecutivo, segnando -0,6% su base mensile

Mutui meno costosi e sblocca-cantieri

Il governo cinese ha un piano da 500 miliardi di yuan ($71 miliardi) per lanciare un programma di aiuto per la fascia di reddito più bassa, aiutando ad acquistare la prima casa. Inoltre saranno fornite delle risorse ai governi locali per poter riacquistare terreni già venduti agli sviluppatori immobiliari, nuovamente con l’obiettivo di abbassare l’offerta. Verranno abbassati i requisiti per i mutui, con la possibilità di offrire un deposito iniziale più basso, e verranno promosse aree di miglioramento delle aree più periferiche dove la domanda di immobili è più bassa. Secondo Goldman Sachs, il valore totale degli immobili attualmente in vendita in Cina è di 13,5 triliardi di yuan con un aumento del 24% nell’inventario invenduto tra il periodo gennaio-aprile 2024 e lo stesso periodo dello scorso anno. La strada per la ripresa rimane dunque molto difficile, ma il nuovo piano d’investimento del governo cinese potrebbe essere risolutivo.

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