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Cruise-GM, richiama 300 veicoli automatizzati dopo incidente

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L’unità che si occupa della produzione di robotaxi di General Motors, Cruise LLC, ha deciso di richiamare il suo software di guida automatizzata presente in 300 veicoli dopo che uno dei suoi veicoli senza conducente si è schiantato contro il retro di un autobus di San Francisco.

La collisione è stata causata da un errore del software in un veicolo automatizzato che ha predetto in modo impreciso il movimento di un autobus della San Francisco Municipal Transit Authority mentre usciva da una fermata, come dichiarato da Cruise venerdì. L’incidente ha causato danni moderati al veicolo ma non ha provocato feriti.

Dopo un incidente accorso qualche settimana fa, Cruise decide di richiamare i suoi veicoli a guida automatizzata

Le circostanze dell’incidente

Cruise ha affermato che il software è stato aggiornato due giorni dopo l’accaduto per rispondere alle preoccupazioni: il CEO di Cruise, Kyle Vogt, ha dichiarato che ciò che è accaduto è qualcosa di unico ed anomalo e non si ripeterà, ma anche un singolo incidente come questo merita uno studio immediato e attento.

Secondo le parole del CEO, il comportamento dell’autobus era ragionevole e prevedibile, il veicolo di Cruise ha frenato in risposta ma ha applicato i freni troppo tardi finendo per tamponare l’autobus. Cruise ha dichiarato che con il nuovo aggiornamento un incedente del genere non si sarebbe verificato. Già a settembre l’azienda aveva però richiamato e aggiornato il software di 80 veicoli a guida autonoma dopo un incidente verificatosi a giugno a San Francisco, che ha tra l’altro ferito di due persone.

Mentre l’autobus rallentava, il veicolo, soprannominato Souffle, ha determinato erroneamente che l’autobus si stesse ancora muovendo in avanti: questo perché non riusciva a vedere la parte anteriore dell’autobus, anticipava semplicemente che il mezzo stesse proseguendo sulla sua traiettoria e che la sezione posteriore l’avrebbe seguita.

NHTSA a dicembre ha aperto un’indagine formale di sicurezza sul sistema di guida autonoma Cruise dopo aver ricevuto segnalazioni di incidenti in cui i veicoli Cruise a guida autonoma hanno frenato bruscamente in modo inappropriato oppure sono rimasti immobilizzati.

Le criticità dei software per veicoli automatizzati

I veicoli automatizzati si basano su una programmazione particolarmente complessa, che permette di compiere le azioni di guida di routine, come frenata, cambio di marcia, accelerazione, funzioni più complesse, come la prevenzione degli incidenti, e il monitoraggio interno generale delle condizioni del veicolo.

Un veicolo completamente senza conducente è ancora lontano da realizzare

Tali vicoli necessitano spesso di aggiornamenti software critici per la sicurezza, i quali vengono definiti tali se sarebbe non sicuro utilizzare il veicolo in questione senza che gli aggiornamenti siano installati. I sostenitori dei veicoli autonomi hanno di fatto sottovalutato le sfide tecnologiche: lo sviluppo di un veicolo completamente senza conducente è realmente difficile da concretizzare.

Si stanno sicuramente facendo progressi nel settore, ma le criticità sono ancora molte. Innanzitutto, esistono più livelli di autonomia:

  • livello 0: il conducente deve svolgere tutti i compiti di guida
  • livello 1, controllo pratico/condiviso: il veicolo è dotato di funzionalità di assistenza alla guida di base come il controllo della velocità e il mantenimento della corsia
  • livello 2, senza mani: il veicolo è dotato di funzioni avanzate di assistenza alla guida come la frenata di emergenza, il cruise control adattivo, l’assistenza al parcheggio automatico
  • livello 3, occhi spenti: il veicolo si guida da solo per un po’ di tempo
  • livello 4, mente spenta: il veicolo si guida da solo per la maggior parte del tempo
  • livello 5, opzione volante: il veicolo si guida sempre da solo.

Si stima che la tecnologia per fornire veicoli autonomi sicuri sia sviluppata per circa l’80%: l’ultimo 20% è quello più difficile e occorrerà molto più tempo per perfezionarlo. General Motors sta, inoltre, lavorando su un assistente personale virtuale che utilizza modelli di intelligenza artificiale con il supporto del servizio cloud Azure di Microsoft.

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