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Male i dati del lavoro USA: i mercati tornano a sognare i 50 punti base
Era uno dei dati più importanti della settimana, il più seguito anche da Jerome Powell di Federal Reserve. Ed è arrivato a confermare un rallentamento importante da parte del mercato del lavoro USA. Il dato è quello dei job openings, che non è mai stato così basso da inizio 2021, a confermare che il lavoro presenta segnali di stress e necessità di un importante intervento in termini di politica monetaria. Una decisione che ora è attesa per il 18 settembre e sulla quale i mercati hanno ancora un’importante incertezza.
Incertezza che però non riguarda i tagli sì, tagli no, ma piuttosto l’entità del taglio: torna prepotentemente sul tavolo infatti l’opzione 50 punti base di tagli già in settembre, un’opzione che è ritenuta d’emergenza e che potrebbe essere non un buon segnale per gli asset di rischio. I mercati, dopo una leggera incertezza, hanno però risposto positivamente, con NASDAQ che guadagna oltre il +0,40%.
JOLTS male e sotto le aspettative
I dati sono impietosi: si sono perse 300.000 posizioni aperte sul mercato del lavoro USA rispetto al mese precedente, secondo i dati che vengono diffusi dal Bureau of Labor Statistics. Un dato inferiore alle aspettative e che conferma un momento di difficoltà importante per il mercato del lavoro USA.
A preoccupare è anche il fatto che – storicamente – il mercato del lavoro si muove in genere in trend – e quando questo diventa negativo, lo rimane fino ad un intervento da parte di Federal Reserve.
Secondo Fed Watchtool nel frattempo i mercati sono nel pieno dell’incertezza per quanto riguarda i tagli ai tassi di settembre. Al 53% 25 punti base di tagli, al 47% invece 50 punti base, in forte rialzo rispetto al dato prima della diffusione dei numeri sui JOLTS. Una situazione comunque in evoluzione e che sarà condizionati dagli altri data point che ci separano dal 18 settembre.