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I dati macroeconomici più importanti dopo l’attentato a Donald Trump

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Sarà una settimana invero particolare quella che si aprirà tra poche ore e vedrà il ritorno delle contrattazioni da Tokyo a New York. Una settimana che sarà condizionata necessariamente anche dalla notizia del momento, ovvero quello che sembrerebbe essere stato un attentato, fallito, al candidato presidenziale degli Stati Uniti d’America Donald Trump. I mercati aspetteranno alle 04:00 i dati del PIL della Repubblica Popolare Cinese, che apriranno nel complesso una settimana non troppo intensa e tesa sul piano dei dati.

Tra quanto potrà muovere i mercati troveremo anche l’ennesimo intervento pubblico di Jerome Powell, che dovrebbe indicare di nuovo la direzione della politica monetaria degli Stati Uniti, dopo che i mercati dei bond stanno già segnalando la possibilità di 3 tagli per il 2024. Una settimana che vedrà dunque un incrocio particolare tra questioni più strettamente economiche e finanziarie e gli strascichi di quello che rimarrà un evento dibattuto urbi et orbi, data anche la rilevanza e la gravità di quanto accaduto e l’importanza degli eventuali riflessi sui mercati, a partire dall’azionario USA.

Nella settimana più politica, i dati più importanti per l’economia

Sarà una settimana relativamente calma dagli Stati Uniti, dove però a compensare un’eventuale noia c’è la notizia dell’attentato al candidato presidenziale Donald Trump.

Lunedì 15 luglio saranno tutti in attesa delle parole che Jerome Powell pronuncerà in pubblico a distanza di due settimane dalla sua ultima apparizione. Occhi puntati su borse e mercati Forex dalle 18:00 in avanti.

Martedì gli USA attenderanno prima dell’apertura delle borse, e dunque alle 14:30 ora italiana, i dati sulle vendite retail, che potrebbero indicare una traiettoria di ulteriore rallentamento dell’economia, che potrebbe aumentare le chance di almeno 2 tagli ai tassi nel 2024.

Mercoledì invece ad essere protagonista sarà il Regno Unito, con i dati sull’inflazione che saranno resi pubblici alle 08:00 ora italiana. Sarà il primo dato rilevante per il nuovo governo, che però chiaramente non può essere ritenuto responsabile a nessun livello del risultato.

Sempre mercoledì ci saranno anche i dati definitivi per l’inflazione in area euro riguardanti il mese di giugno. I dati saranno diffusi alle 11:00 ora italiana.

Giovedì alle 14:15 BCE decide sui tassi di interesse: sembrerebbe scontata la volontà di rimanere sugli stessi livelli attuali, rimandando a dopo l’estate qualunque eventuale decisione.

Giovedì che sarà poi la giornata dei dati sul mercato del lavoro USA, che sembrerebbero essere almeno per il periodo attuale l’ago della bilancia tra politiche monetarie ulteriormente restrittive e invece interventi sui tassi.

Venerdì chiuderà una settimana interessante senza dati estremamente rilevanti, con le apparizioni in pubblico e relativi commenti di Williams e Bostic del FOMC.

Cresce la tensione per le elezioni USA

Al netto dell’esplosivo evento avvenuto tra sabato 13 luglio e domenica 14 luglio, l’avvicinamento alle elezioni negli Stati Uniti continuerà in un crescendo di tensioni anche per i mercati, per quanto questi ritengano che almeno sui fondamentali saranno poche le differenze a prescindere da chi finirà per occupare la Casa Bianca.

Questo in attesa comunque delle evoluzioni e delle conseguenze anche politiche di quanto avvenuto a Donald Trump, che ha scosso già gli unici mercati che funzionano anche durante il weekend – quelli di Bitcoin e crypto – che hanno però risposto in modo forse inaspettato, con $BTC che si è riportato supra i 60.000$ in uno sprint partito proprio in area… attentato. Starà ora agli altri mercati rispondere ad una notizia che per ora è stata interpretata come favorevole al partito repubblicano in termini di esiti elettorali.

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