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Debito pubblico italiano cresce di 30 miliardi in un mese. Quota 3.000 miliardi vicina

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Siamo ormai quasi a quota 3.000 miliardi di euro di debito pubblico in Italia, secondo gli ultimi dati che sono stati diffusi da Bankitalia. Per il solo mese di giugno il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 30 miliardi, per un evocativo e tondo miliardo al giorno. Dietro questo aumento ci sarebbe un aumento del fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e anche delle disponibilità liquide del tesoro, per 45 miliardi di euro. A pesare maggiormente è il debito delle amministrazioni centrali, mentre mostrano un po’ di tanto attesa virtuosità le amministrazioni pubbliche, che vedono il loro debito scendere di circa 100 milioni di euro.

Una situazione preoccupante e che è stata ripresa da diversi politici – principalmente dell’opposizione – per un tema che è diventato comunque meno centrale nell’agone politico italiano, dopo aver fatto da mattatore durante la prima fase della Seconda Repubblica. Stabile la situazione degli enti previdenziali.

Un mare sì, ma di debito: ancora su il debito pubblico italiano

30 miliardi circa, con un calo dello 0,2% del debito detenuto direttamente da Bankitalia. C’è tanto altro nei dati diffusi da Banca d’Italia per quanto riguarda il debito pubblico della Repubblica Italiana.

Aumenta la detenzione da parte dei non residenti in Italia, che passa dal 28,8% al 28,9%, così come cresce quello detenuto da famiglie e da imprese che non rientrano nella categoria di quelle finanziarie.

A guadagnarsi però i titoli di tutti i principali giornali che si occupano di finanza, economia e cronaca è l’aumento netto del debito per altri 30 miliardi, che fa avvicinare pericolosamente alla soglia – in larga parte simbolica – dei 3.000 miliardi.

Crescita del debito nonostante maggiori entrate tributarie

Buone nuove, almeno per le casse statali, per le entrate tributarie. Per il mese di giugno 2024, le entrate sarebbero aumentate anno su anno del 9,9%, fermandosi a quota 42 miliardi di euro. Per il primo semestre del 2024, rispetto alla prima metà del 2023, le entrate sono complessivamente cresciute del 7,5%. Cifre importanti, che però sono lontane almeno in termini di cifra per cittadino da quelle fatte registrare negli Stati Uniti, per citare un tema che oltreoceano sta tenendo banco anche in vista della tornata elettorale di novembre.

Ad ogni residente italiano competono ormai circa 50.000€ di debito pubblico. Cifra che secondo le stime sarà destinata a aumentare, con il traguardo (non positivo) del debito sopra i 3.000 miliardi che si raggiungerà nel 2025.

Un giugno dunque da incubo per le casse statali, a fronte di maggiori entrate e – a quanto parrebbe – di maggiori spese. Tema per lo scontro politico agostano? Assolutamente sì, per quanto si dovrà vedere per quanto continuerà a essere al centro dello scontro, in uno dei momenti più delicati per il governo italiano.

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