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Dollaro debole dopo caso Joe Biden. Cina taglia tassi LPR
Arrivano le prime reazioni dai mercati alla notizia dell’abbandono di Joe Biden per quanto riguarda la corsa alla Casa Bianca. Il dollaro, soprattutto nelle prime ore successive alla diffusione del comunicato da parte di Joe Biden, si è mostrato relativamente debole contro tutte le principali valute. L’euro è tornato per qualche ora di scambio sopra 1,09 contro il greenback, lo yen si rivisto sotto quota 157. Tutto sommato comunque movimenti relativamente contenuti, di fronte ad una notizia che è stata fonte di forte shock politico, almeno tra chi non stava seguendo le rapide evoluzioni della contesa elettorale negli USA.
Le prime ore di trading sul Forex potrebbero dunque considerarsi come un nulla di fatto, cosa che in realtà aveva anticipato anche il comparto delle criptovalute, con Bitcoin e Ethereum che hanno rapidamente recuperato i livelli di prezzo persi in modo relativamente brusco alla diffusione dell’annuncio. I mercati sembrerebbero pertanto non essere granché esterrefatti da quanto accaduto, che per molti era l’ovvia conclusione di un percorso che era apparso chiaro già un paio di settimane fa.
I mercati cercano un’interpretazione e un’interprete
Mercati piuttosto confusi dalla notizia dell’abbandono della corsa elettorale da parte di Joe Biden. La notizia non è stata una sorpresa: dopo la brutta sconfitta durante il dibattito in TV contro Donald Trump, le chance che Joe Biden rimanesse in sella come candidato democratico sono andate rapidamente affievolendosi. Dopo giorni di smentite la notizia dell’addio è arrivata nella serata di ieri in Italia, quando erano circa le 19:55.
La notizia ha subito costretto il dollaro ad una correzione verso tutte le principali valute internazionali, correzione che è continuata fino all’apertura delle principali piazze asiatiche, che hanno poi contribuito a far invertire la rotta al dollaro, per un livello di scambi che per ora sembrerebbe essere tornato completamente alla normalità.
Non è chiaro se i mercati stiano già scontando la nomina al posto di Joe Biden di Kamala Harris e valutando quanto possa questo candidato piacere… agli investitori. Così come non è chiaro se ci saranno battaglie più o meno frontali all’interno del Partito Democratico per individuare il prossimo candidato (voci di corridoio vorrebbero di sì, ma non è detto che…).
Nel frattempo un piccolo aiuto arriva anche da una Cina che inaspettatamente ha tagliato di 10 punti base il tasso di riferimento LPR, mossa appunto inaspettata e che segnala il desiderio di Pechino di voler dare uno stimolo all’economia anche se potenzialmente a scapito della tenuta di uno yuan già in difficoltà.
Prossimi giorni saranno dominati da speculazione politica
I prossimi giorni saranno dominati da analisi più politiche che economiche o tecniche, con la situazione di Washington che occuperà le prime pagine dei giornali di tutto il mondo ancora a lungo.
Questo durante una settimana fondamentalmente priva di grandi decisioni che potrebbero impattare sul Forex, fatta eccezione per le decisioni sui tagli di Bank of Canada, che dovrebbe procedere con 25 punti base secondo quanto i mercati hanno già scontato. Ogni decisione diversa da questa potrebbe comunque causare importanti movimenti su CAD e sulle principali coppie che lo ospitano. Per il resto, al netto delle discussioni politiche tra democratici negli USA, non c’è da aspettarsi molto da una settimana che si preannunciava come una delle più calme dell’anno e che invece è stata aperta con il botto, per quanto elettorale.
Per il resto mancheranno decisioni e dati importanti anche per l’euro, che risponderà con ogni probabilità ad una musica che sarà diretta dalle questioni più squisitamente politiche in quel di Washington.