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Equinor batte le previsioni nonostante il crollo dei prezzi

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Nel primo trimestre, Equinor, la maggiore azienda energetica norvegese, ha riportato utili rettificati superiori alle aspettative degli analisti. Nonostante una diminuzione dei prezzi del petrolio e un crollo dei prezzi del gas naturale rispetto all’anno precedente, una produzione aumentata ha in parte compensato queste perdite.

Gli utili rettificati ante imposte per il primo trimestre sono stati di 12 miliardi di dollari, in calo del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, questo risultato è superiore al consenso degli analisti, che avevano previsto un guadagno di 11,2 miliardi di dollari.

Equinor ha spiegato che il calo degli utili è stato causato principalmente dalla diminuzione dei prezzi dei liquidi e del gas, ma che questo è stato in parte compensato dalla crescita della produzione. Come altre aziende energetiche europee come BP e TotalEnergies, Equinor ha registrato anche un forte contributo agli utili dal marketing e dalla compravendita.

I 12 miliardi di dollari di utili rettificati sono maggiori del guadagno previsto dagli analisti.

I risultati del report

Nonostante i profitti delle principali compagnie europee del settore petrolifero e del gas siano diminuiti rispetto all’anno scorso, essi rimangono vicini ai livelli storici massimi. A seguito dei profondi tagli all’approvvigionamento del gas naturale dalla Russia dopo la guerra in Ucraina, la domanda europea di tale carburante da Equinor è aumentata rapidamente, consentendo alla Norvegia di diventare il principale fornitore di gas del continente nel 2022.

Nel primo trimestre, l’utile netto rettificato è sceso a $3,51 miliardi, ma ha comunque superato le stime degli analisti di $3,28 miliardi. La società energetica ha dichiarato di voler distribuire un dividendo ordinario di $0,30 per azione per il trimestre e un dividendo straordinario di $0,60 per azione. Inoltre, ha previsto di distribuire un capitale totale di $17 miliardi nel 2023.

Le azioni della compagnia sono aumentate fino al 3,5% all’inizio delle contrattazioni a Oslo.

I prezzi più bassi di gas e petrolio sono stati compensati dalla maggior produzione.

La maggiore produzione compensa i bassi costi

Equinor, insieme ad altre grandi compagnie europee come BP e TotalEnergies, ha registrato un contributo significativo agli utili proveniente dal marketing e dal trading. Il segmento Marketing, Midstream & Processing (MMP) ha contribuito in modo particolarmente rilevante agli utili e questo è stato principalmente dovuto al trading di greggio, prodotti e liquidi.

Nonostante una riduzione del 37% e del 24%, rispettivamente, del prezzo effettivo del gas naturale attraverso gasdotti verso l’Europa e dei prezzi effettivi dei liquidi rispetto al primo trimestre del 2022, Equinor è ora il principale fornitore di gas naturale all’Europa grazie all’assenza di Gazprom.

La produzione di gas è rimasta stabile e alta, contribuendo alla sicurezza energetica europea. Equinor ha aumentato la produzione di petrolio e gas nel primo trimestre del 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie a nuovi pozzi e ad altri tornati in produzione, come Johan Sverdrup fase 2 e Snøhvit in Norvegia e Peregrino in Brasile.

Inoltre, un paio di giorni fa il governo norvegese ha ribadito l’importanza del gas naturale per il paese e per tutta l’Europa e per questo motivo sta provando ad accelerare nuove trivellazioni nell’Artico alle quali prenderà parte anche Equinor che intende acquistare nuove licenze di esplorazione.

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