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Europa: quanti tagli? Consenso punta su 2 per il 2024. Settimana di dati importanti

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Se negli USA si è certi che si inizierà a tagliare a settembre, la situazione sul fronte europeo è ben più frastagliata. La Banca Centrale Europea ha già proceduto con i primi tagli e rimane ora l’incognita di quanti altri tagli ci saranno nel corso del 2024. Secondo una recente indagine condotta da Reuters, ce ne saranno almeno 2 – o almeno questo sarebbe il consenso da parte dei principali analisti e economisti del continente.

Posizione troppo audace? In realtà dipenderà dai dati. Quelli sull’inflazione procedono tutto sommato lungo il binario americano. Si è più vicini al 2%, ma comunque ci sono delle resistenze verso un pieno ritorno verso quella quota. La settimana in arrivo vedrà la diffusione di diversi dati che potrebbero aiutarci a capire, in area euro, quali saranno le aspettative sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea. E a capire anche se chi prevede 2 tagli potrebbe avere ragione o meno.

Area euro: tanti dati in arrivo

Martedì 20 agosto sarà il turno dei dati finali sull’inflazione. Abbiamo già i dati preliminari e difficilmente ci si potranno aspettare delle grandi sorprese. Giovedì ci saranno poi tutta una serie di dati che potrebbero cambiare in modo concreto il sentiment all’interno dell’area euro. HCOP composito, servizi e manifattura alle 10:00 ora italiana. E poi alle 13:30 gli account dei meeting di politica monetaria della Banca Centrale.

Una settimana dunque ricca di dati che sarà di avvicinamento verso la fine del mese che vedrà i dati anticipati sull’inflazione di venerdì 30 agosto, altri dati attesi con grande attenzione per capire se ci sarà o meno un riavvicinamento verso quota 2%, quota che BCE al momento non sembrerebbe essere in volontà di riconsiderare.

Con un taglio che è già arrivato, il mistero rimarrà sui prossimi tagli. Come è noto, l’italiano Fabio Panetta è a capo della frangia che vorrebbe tagli più progressivi, per arrivare più dolcemente ad un tasso di interesse più sostenibile da parte dell’economia. E c’è invece dall’altro lato il fronte dei falchi, che vorrebbe dei segnali più chiari da parte dell’inflazione, dei salari e dell’economia per procedere con ulteriori tagli.

È tornata ad essere una decisione autonoma?

La prima sorpresa del 2024 targato BCE è stato il decoupling, la separazione dalla linea indicata da Federal Reserve. BCE ha tagliato prima, credendo che l’inflazione sarebbe stata un mostro più facile da sconfiggere (cosa parzialmente vera a guardare i dati europei) e che l’economia avesse bisogno di maggiore sostegno.

Ora però che il primo taglio è storia, come si procederà per il resto? Si attenderanno mosse (quasi certe) da parte di Washington? Oppure Francoforte continuerà a muoversi separatamente, tenendo conto delle condizioni diverse della propria economia e anche delle diverse pressioni politiche (e, dicono i più cinici, dell’assenza di un’importante tornata elettorale come negli USA)?

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