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Fondi rialzisti sullo yen. Intanto Ueda prepara le piazze
Ci sono importanti novità che arrivano dal Giappone e dagli Stati Uniti e che riguardano il trend atteso per lo yen nel corso delle prossime settimane. I dati di CFTC, l’agenzia governativa statunitense che vigila sul mercato dei derivati, mostrano per la prima volta un ritorno in territorio bullish per quanto riguarda gli investitori maggiormente speculativi, come asset manager e fondi hedge. I dati riguardano la settimana iniziata il 19 dicembre e mostrano un deciso cambio di atteggiamento da parte di chi punta i capitali più importanti sul mercato del Forex.
Nel frattempo Kazuo Ueda ha tenuto la conferenza stampa che tutti aspettavano, parlando dei benefici di avere un’inflazione superiore allo zero anche in termini di policy, all’interno di un discorso che non ha convinto granché i mercati e che ha tenuto il cambio tra JPY e USD piuttosto statico. Si apre così quella che sarà una settimana fiacca sul fronte dei volumi.
Fondi e gestori bullish sullo yen
Il primo dato che arriva dai mercati riguarda l’esposizione dei fondi hedge sullo yen. Per la prima volta dal maggio 2023 si è tornati in territorio bullish, con le posizioni long che pertanto superano le posizioni short. Si tratta di un cambiamento radicale nell’atteggiamento, nel sentiment dei grandi gestori e dei fondi hedge, che nelle scorse settimane avevano contribuito a difficoltà importanti dello yen, in concomitanza con un allentamento degli importanti piani di tutela del valore dello stesso sulle piazze internazionali.
I fondi e gli investitori istituzionali puntano su un pronto ritorno, nel corso dei prossimi mesi, al ritorno in territorio positivo dei tassi di interesse. Ritorno che dovrà esserci per forza di cose e per il quale Kazuo Ueda, a capo di Bank of Japan, sta cercando di preparare non solo i mercati, ma anche la politica giapponese.
L’interruzione dello stimolo che è stato la cifra distintiva della politica monetaria giapponese non sarà un percorso semplice: l’economia del Giappone si trova a fronteggiare una crisi economica senza precedenti e i malumori per una stretta dei cordoni della borsa della banca centrale non potrà che innescare polemiche importanti, sia sul fronte politico che su quello dell’opinione pubblica. In questo contesto dovrebbero essere lette le parole che poche ore fa Kazuo Ueda ha consegnato ai mercati e all’opinione pubblica. Parole caute che, complice una giornata dalla quale è impossibile aspettarsi volumi apprezzabili, hanno lasciato flat la coppia USDJPY.
Cosa ha detto Kazuo Ueda
Kazuo Ueda continua a preparare il pubblico per le prossime decisioni di Bank of Japan. Nella conferenza stampa programmata per oggi ha infatti indicato a chiare lettere quelli che ritiene essere i vantaggi di un ritorno alla normalità. Un tasso di inflazione leggermente positivo permetterà a Bank of Japan di avere più spazio per manovre di politica monetaria anticicliche, almeno in un contesto economico normale, che è poi quanto Kazuo Ueda si auspica di vedere nel corso dei prossimi anni.
Le mosse in tal senso saranno comunque gestite con il massimo della calma, preparando i mercati e con passaggi graduali, ha confermato Ueda. A pesare saranno i dati che arriveranno in primavera sull’andamento dei salari, che sono la trazione più importante per l’inflazione che sta facendo capolino a Tokyo.
Raggiunta una certa stabilità dei prezzi – con il target del 2% che sarà il mantra anche di Tokyo – Ueda ha confermato che si potrà cominciare a parlare di un ritorno alla normalità.
Con i mercati più importanti, Londra e New York, che sono chiusi per le festività natalizie, non ci si poteva aspettare un movimento importante su USDJPY. Tutto rimandato dunque a domani e – secondo le parole di Ueda – a marzo.