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Fotovoltaico sulle autostrade: la Germania fa da pioniere

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La Germania ha avviato un progetto pionieristico di ricerca, in collaborazione con Austria e Svizzera. Tre Università, una per ciascun paese, collaboreranno per realizzare un nuovo impianto fotovoltaico sulla Autoban 81. Si tratta di un primo tentativo di sfruttare la rete e l’infrastruttura autostradale per produrre energia pulita e rinnovabile, grazie ai pannelli solari. Il piccolo impianto da 33 kW non produrrà una quantità significativa di elettricità per il fabbisogno di un’intera autostrada, ma potrebbe essere solo il primo di una lunga serie.

Il progetto punta a fornire dei dati concreti sulla sostenibilità economica -non solo ambientale- di investimenti pubblici nel fotovoltaico autostradale. Diversi ricercatori sostengono che, soprattutto in prossimità dei tunnel e delle stazioni di servizio, questo sia un ottimo modo per fornire accesso a un’elettricità che costa poco e non inquina l’ambiente. Il progetto dovrebbe essere terminato già a breve, considerando che si tratta di una semplice struttura in metallo coperta da alcuni pannelli fotovoltaici.

La Germania continua a cercare modi per ridare slancio alla produzione di pannelli fotovoltaici sul territorio, che fino a pochi anni fa era competitiva su scala globale

Il Ministero dei Trasporti crede nel fotovoltaico autostradale

A volere la realizzazione di questo progetto è stato soprattutto il Ministero Federale dei Trasporti tedesco, secondo il quale ci sono delle forti motivazioni sia ecologiche che economiche per portare i pannelli fotovoltaici sulle autostrade. Questo primo progetto coprirà soltanto alcuni metri di una corsia della Autobahn 81, anche se i piani iniziali prevedevano di coprire tutte le corsie; sarà comunque sufficiente per raccogliere dati e poter dire se effettivamente si tratti di un’idea da replicare su scala più ampia.

La Germania ha l’obiettivo ambizioso di raggiungere la totale neutralità climatica entro il 2040. Per questo motivo si stanno moltiplicando gli investimenti in idrogeno verde, energia rinnovabile e recupero degli scarti; inoltre dopo l’invasione dell’Ucraina è diventato evidente quanto sia importante dipendere il meno possibile dalle importazioni di gas dalla Russia, altra ragione per cui il Ministero dei Trasporti guarda con favore a iniziative come quella del fotovoltaico autostradale.

Lo stesso interesse per il progetto è mostrato anche da Austria e Svizzera, che hanno deciso di collaborare. I dati raccolti verranno monitorati dall’ente tedesco federale che gestisce le reti autostradali, ma tutte le Università partner avranno modo di accedere ai risultati e di scrivere pubblicazioni in materia. Indubbiamente ci possono essere dei benefici anche per le imprese collegate all’economia delle autostrade, che oggi devono spesso fare i conti con la necessità di generatori di corrente per alimentare la propria attività laddove la rete elettrica principale non arriva.

Già molte aziende private collocate al lato delle autostrade hanno iniziato a investire in pannelli fotovoltaici per conto proprio

Il rilancio di un’industria in decadenza

Dieci anni fa, i migliori pannelli fotovoltaici al mondo erano prodotti in Germania. I primi anni 2000 sono stati segnati da contribuzioni dirette del governo ai produttori di energia fotovoltaica, con gli investimenti pubblici che hanno permesso la nascita di imprese altamente tecnologiche e competitive su scala globale.

Dopodiché, sia i tedeschi che tutta Europa hanno perso competitività: i forti investimenti pubblici negli Stati Uniti e la crescente fioritura dell’energia rinnovabile in Cina hanno portato a un cambiamento del paradigma globale. E mentre negli USA quest’anno ha segnato un record di installazioni di fotovoltaico, in Cina il governo è in anticipo di 4 anni sui piani legati alla produzione di energia rinnovabile. Si stima che 70.000 persone abbiano perso il loro posto di lavoro nel corso degli anni, per via delle imprese tedesche nel settore del fotovoltaico che sono passate a produrre in Cina o in altre nazioni asiatiche.

Ora la Germania vuole riprendersi la propria posizione, con un sistema di agevolazioni e incentivi che sta portando a un fermento crescente nell’industria del fotovoltaico. Di recente il governo ha anche approvato una nuova legge che facilita molto l’installazione dei pannelli, soprattutto da un punto di vista burocratico. L’auspicio è che l’Europa possa tornare a dire la sua nel mondo del fotovoltaico, che sembra sempre di più una corsa a due tra Stati Uniti e Cina. Portare i pannelli fotovoltaici sulle autostrade non sarà la singola rivoluzione di cui il settore ha bisogno, ma è un altro tassello utile in un quadro in crescente miglioramento.https://tradingonline.com/cina-obiettivi-di-energia-rinnovabile-in-anticipo-di-5-anni/

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