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Cina, obiettivi di energia rinnovabile in anticipo di 5 anni

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Written by Alessandro Calvo
Diplomato in Scienze Economiche presso l'Ateneo di Torino, mi dedico alla vita di nomade digitale con un focus particolare sugli investimenti azionari. Rivesto il ruolo di gestore e analista capo per il portfolio di azioni su TradingOnline.com. Come ricordato da Peter Lynch, è importante tenere a mente che investire in azioni non equivale a giocare alla lotteria; rappresenta piuttosto la detenzione di una quota parte di un'impresa
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Gli obiettivi cinesi per il 2030, legati alla produzione di energia rinnovabile, saranno raggiunti molto probabilmente già nel 2025. Questo è quanto emerge da uno studio del Global Energy Monitor, istituzione che si occupa di investigare il mix energetico in diverse nazioni del mondo. Stando ai dati raccolti dal GEM, i forti investimenti di Pechino nell’eolico e nel solare starebbero portando l’economia cinese a muoversi molto più velocemente del previsto attraverso la transizione energetica. Obiettivi che per altro erano già piuttosto ambiziosi in partenza, dimostrando quanto il governo cinese abbia voluto accelerare sulle fonti di energia rinnovabile.

Al momento la Cina vanta già la capacità di produzione di energia solare e eolica più grande al mondo. Complessivamente, il GEM stima che la capacità di produzione cinese sia già arrivata a 737 GW all’anno; per avere un riferimento, secondo le diverse stime, gli Stati Uniti nel 2023 hanno prodotto circa 250-350 GW di energia da pale eoliche e pannelli fotovoltaici. Questo significa che la Cina produce il 100+% in più di energia eolica e solare rispetto agli Stati Uniti, affermando una vera e propria supremazia in questo campo più che una semplice leadership.

presentazione della notizia sull'anticipo dei raggiungimenti di obiettivi su eolico e fotovoltaico in Cina
La Cina si conferma sempre di più come la nazione che guida l’installazione di energia eolica e fotovoltaica

Un leader sempre più distante

Nel corso degli ultimi due anni, anche per dare slancio all’economia che fatica a riprendersi dopo la pandemia, la Cina ha annunciato un importante programma di investimenti in eolico e fotovoltaico. Di recente, la nazione ha anche inaugurato il più grande impianto al mondo per la produzione di idrogeno verde. Stando al Global Energy Monitor, se tutti i progetti già annunciati verranno effettivamente realizzati nei tempi previsti, alla fine del 2025 la Cina avrà una capacità complessiva di 1.2 TW. Questo è l’obiettivo che Pechino aveva stabilito per il 2030, e che ora potrebbe essere raggiunto con ben cinque anni di anticipo sui piani.

Attualmente la Cina rappresenta circa la metà di tutta la capacità produttiva di energia eolica e fotovoltaica nel mondo. A questo bisogna sommare anche i forti investimenti in energia idroelettrica, simboleggiati particolarmente dalla diga delle Tre Gole che rimane -per dimensione ma non per produzione- la più grande al mondo. La capacità di produzione era già raddoppiata tra il 2017 e il 2022, con investimenti soprattutto nelle regioni centrali e meno popolose del paese. Si stima che attualmente il 34.2% dell’energia complessiva consumata in Cina sia prodotta da fonti rinnovabili.

foto di pale eoliche offshore
L’energia prodotta da pale eoliche offshore in Cina supera quella installata lungo tutte le coste europee

Un piano per crescita e occupazione

Il fatto che la Cina stia investendo così tanto sull’energia rinnovabile non è certamente solo un fatto di impegno per il Pianeta. La Cina continua a essere un forte importatore di gas naturale e petrolio, il che significa dover indebolire la posizione di Pechino sul fronte geopolitico e dipendere da nazioni esterne per sostenere il consumo energetico della maxi-potenza industriale cinese. L’energia rinnovabile, che non dipende dai depositi di materie prime in una certa nazione, offre un forte incentivo anche sul piano geopolitico. Per lo stesso motivo la Cina sta investendo fortemente anche sull’idrogeno verde, che è una possibile alternativa al gas e al petrolio in molti casi d’uso.

Inoltre lo sviluppo economico cinese è stato tutt’altro che omogeneo: alle grandi, ricche e tecnologiche città industriali fanno da contraltare delle aree rurali in cui lo sviluppo è ancora fermo al millennio scorso. Investendo in progetti eolici e solari in province come quella del Xinjiang, Hebei e le zone prossime alla Mongolia, si crea occupazione dove più ce n’è bisogno. Con questi investimenti, le aziende cinesi hanno anche la possibilità di lavorare sulla propria tecnologia e sviluppare soluzioni che le permettano di essere estremamente competitive anche su scala globale. Per questo, ci si aspetta che l’eolico e il fotovoltaico continuino a essere una parte importante dei piani di sviluppo economico di Xi Jinping.

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