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Francia: buco da 100.000 lavoratori nell’idrogeno verde

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Il mondo delle rinnovabili avanza, e con esso anche la necessità di lavoratori: stando a France Hydrogen, associazione che accorpa le principali società nel mondo dell’idrogeno verde in Francia, mancheranno 100.000 lavoratori negli impianti francesi dedicati alla produzione di idrogeno verde da qui al 2030. La mancanza di forza lavoro è già un problema oggi, secondo quanto segnalato dall’associazione, con oltre 6.000 posti vacanti. Molti di queste offerte riguardano anche posizioni estremamente ben ricompensate: addirittura il 17% del totale riguarda capi di progetto, project manager o manager che gestiscano interi stabilimenti; un’altra parte importante riguarda il settore di progettazione e il lato commerciale.

Si guarda quindi al mondo della formazione per cercare delle risposte. Le imprese lamentano il fatto che, malgrado siano già disponibili diversi corsi legati al mondo delle rinnovabili, pochi di questi entrino in profondità sui temi che riguardano l’idrogeno verde. Inoltre viene anche criticato il fatto che i corsi con un buon livello di informazioni siano spesso poco pratici, e incapaci di fornire ai lavoratori esattamente le skill necessarie per poter iniziare a lavorare. Con un’intera industria da costruire e ordini da record nel corso del 2023, questo sarà un tema cruciale andando avanti.

La francese Total è una delle società europee che stanno investendo di più nell’idrogeno verde

Boom di assunzioni ma con pochi candidati

Il numero di posti di lavoro disponibili in Francia nel mondo dell’idrogeno verde è aumentato del 77% tra il 2019 e oggi. La quasi totalità dei progetti sono ancora in fase di progettazione, per cui stanno venendo aggiudicati importanti ruoli ingegneristici e di management; una grande opportunità per fare carriera, soprattutto per gli ingegneri più giovani, ma con una grande difficoltà: con le Università che non si sono ancora realmente adeguate alla necessità di formare figure in questo settore, spesso le posizioni vengono aggiudicate con pochissimi candidati. France Hydrogen riconosce la necessità di fare qualcosa per cambiare la situazione, a partire dalle certificazioni.

Un sistema che l’impresa starebbe studiando è quello di un mercato per le certificazioni legate alle skill dei lavoratori, così da poter attestare in un modo univoco a livello nazionale il livello di formazione dei candidati. Inoltre si guarda alla possibilità di far passare i lavoratori tra un’impresa e l’altra, soprattutto in questo momento in cui ci sono ancora tanti progetti embrionali, in modo che la conoscenza dei lavoratori più qualificati possa essere trasferita in modo efficiente ad altri lavoratori. La situazione ricorda da vicino il boom tech e la necessità di programmatori degli anni ’80-90.

La Francia è anche l’unica nazione europea che sta pensando a produrre idrogeno verde con l’energia nucleare

Si cerca la riconversione da altri ruoli

Se il mondo dell’idrogeno verde è ai suoi albori, al tempo stesso ci sono delle tecnologie che stanno diventando gradualmente meno importanti: si pensa soprattutto al nucleare e alle centrali a carbone, sempre meno necessarie e con sempre meno investimenti che vanno in questa direzione. France Hydrogen vede un’opportunità nella riqualificazione professionale degli ingegneri che lavorano in questo campo, trasformandoli in esperti del mondo dell’idrogeno verde.

Si tratta di un’opportunità per le imprese del settore, che potrebbero trovare un pool di talenti pronti per lavorare nel mondo dell’idrogeno verde, ma anche per i professionisti: chi rischia di trovarsi senza lavoro per via della transizione ecologica, avrà un’occasione importante per trovare nuove opportunità in un settore che si trova nel pieno della sua espansione. E infine sarà una grande opportunità per i più giovani, che spesso fanno difficoltà a emergere nelle grandi multinazionali dell’energia dove molte posizioni sono già consolidate: le tante posizioni aperte nel campo dell’idrogeno verde, anche in ruoli manageriali, sono un’occasione ghiotta per gli ingegneri neolaureati che puntano a fare carriera nelle rinnovabili.

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